Protesta dinanzi alla sede dell’Anas. Continua la mobilitazione da parte di residenti e amministratori che vogliono risposte concrete alle loro istanze. Il sindaco Pirillo: «Subito un cronoprogramma degli interventi»
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Un centinaio tra cittadini, amministratori locali, comitati civici e sindacati hanno inscenato un sit in di protesta sotto la sede regionale dell'Anas a Catanzaro per chiedere informazioni e un cronoprogramma preciso degli interventi di ripristino del ponte di Longobucco, crollato il 3 maggio scorso. Da allora è chiusa la statale 177 di collegamento tra l'area interna e Cosenza. Alle 15 è programmato l'incontro con i responsabili di Anas.
In strada striscioni e cartelli con cui si sollecitano interventi immediati per il ripristino della viabilità nel territorio. «Siamo qui a rivendicare il diritto di una comunità che si sente umiliata, isolata e abbandonata», ha dichiarato Eugenio Celestino, consigliere comunale di Longobucco.
«Soprattutto isolata - ha aggiunto - perché le vie di comunicazione che collegano Longobucco sia a monte che a valle per la maggior parte sono inagibili o chiuse o percorribili a rischio e pericolo delle popolazioni. Per cui quello che chiediamo in questo caso ad Anas è che le strade di sua competenza siano sicure e siano percorribili in sicurezza in modo da garantire servizi essenziali».
«Dopo un po' di tempo siamo stati costretti a chiedere un incontro all'Anas come amministrazione comunale supportati anche da un gruppo di cittadini di Longobucco», ha dichiarato il sindaco Giovanni Pirillo.
«Noi stiamo chiedendo che il viadotto crollato venga messo in sicurezza nel più breve tempo possibile. È una manifestazione pacifica - ha continuato il primo cittadino - chiediamo informazioni precise e un cronoprogramma da rispettare nel tempo».
«So che la progettazione sta andando avanti e che sono stati fatti dei sondaggi - ha detto ancora Pirillo -. La strada purtroppo è in quelle condizioni. Anas ha dichiarato la volontà di realizzare un nuovo tracciato bypassando il letto del fiume in ferro e ad una unica campata. Si è parlato di 24 mesi per ricostruire il viadotto crollato ma sono già trascorsi quattro mesi».
«La preoccupazione riguarda anche l'arrivo della stagione invernale perché le perturbazioni sono diverse. Potrebbe verificarsi un nuovo crollo nella zona quindi bisogna stare molto attenti», ha aggiunto il primo cittadino.
«C'è la ex statale 177 che è in condizioni precarie. Ho chiesto ad Anas di realizzare un bypass al ponte crollato e stiamo verificando se sia possibile farlo. Se la Regione Calabria per come ha dichiarato entro marzo aprirà il tratto si avrà una circolazione migliore», ha poi concluso.