«Durante il periodo natalizio è crollato parte del tetto del palazzo, sono intervenuti i vigili del fuoco e hanno transennato il portone. Io ho cinque figli, di cui uno disabile. Mio figlio per fare la terapia da dove esce?».

Ci troviamo nella zona sud di Catanzaro e precisamente in via Caduti 16 marzo 1978, regno del degrado e dell'abbandono. Qui sorge la maggiore concentrazione di alloggi di edilizia popolare di proprietà del'Aterp ed è qui che vive Vitaliano Corasaniti con la sua famiglia.

«Io ho cinque figli, di cui quattro minori e al rientro dalla scuola non possono passare dalla porta d'ingresso del palazzo dov'è cascato tutto il tetto», spiega Rita Mazzei, moglie di Vitaliano.

Si era infatti nel periodo di Natale quando una parte del cornicione è schiantata al suolo. I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno provveduto a transennare l'ingresso interdicendo l'ingresso ai residenti ma da allora nonostante le telefonate e le richieste inoltrate all'Aterp nulla è cambiato.

«Mio marito è andato più volte, ha chiamato più volte e ci è stato risposto che i fondi non ci sono», aggiunge ancora Rita Mazzei. Ma non è l'unico disagio patito dei residenti degli alloggi popolari che fortunatamente non si abbattono e la buttano sull'ironia: «Oggi non piove, ma se dovesse io devo stare in casa con l'ombrello - spiega Vitaliano - perchè dal tetto ci sono infiltrazioni d'acqua. Tutto ciò segnalato all'Aterp e se ne infischiano. Forse attendono che crolli anche il tetto di casa».