Le precisazioni del presidente dell’ente A.R.M.I.G. e V in merito all’articolo pubblicato nei giorni scorsi sulla nostra testata
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Il signor Cristoforo Amodeo - Presidente dell’Associazione A.R.M.I.G. e V., associazione che noi abbiamo citato nel contesto di un pezzo qualche giorno fa ci invia una richiesta di rettifica su alcuni passaggi del pezzo in questione e volentieri pubblichiamo. Il direttore Motta: “prendiamo atto delle precisazioni, per il resto conferma l’impianto del pezzo”.
Gentile Direttore Pasquale Motta,
in riferimento all’articolo da Lei scritto lo scorso venerdì 19 luglio dal titolo “Leonardo Trento, il politico che in Germania lavorava con l’associazione dell’inchiesta Stige” sento la necessità di dover chiarire e precisare alcune inesattezze contenute nell’articolo. Confermo che il Signor Leonardo Trento collaborava con l’Associazione A.R.M.I.G. e V. di cui sono Presidente e che nei miei confronti ha maturato un debito di circa 40.000 euro. Allo stesso modo confermo che il Signor Trento non ha alcun debito personale con la struttura Villaggio da Mario, poiché il debito di 3.5000 euro l’ha contratto il Comune di Cariati quando, tra gli amministratori, vi era il Signor Leonardo Trento. Confermo, inoltre, che Mario Lavorato è stato ed è un socio dell’Associazione A.R.M.I.G. e V. di cui non è mai stato “il gestore di fatto”. A Mario Lavorato auguro di vero cuore di poter chiarire la sua posizione nel merito del procedimento giudiziario in corso. Tuttavia, è necessario rettificare la posizione dell’Associazione A.R.M.I.G. e V.: questa non è mai stata e non è ad oggi “l’associazione dell’inchiesta Stige”, non ha mai commercializzato alcun prodotto fornito dalla cosca Farao-Marincola così come non ha di fatto mai commercializzato alcun prodotto di nessun’altra organizzazione lecita o illecita e, più in generale, non ha mai svolto nessuna attività illegale. Tutt’altro! Ha organizzato iniziative gastronomiche (e continua a farlo), il cui ricavato viene utilizzato per opere benefiche: voglio ricordare che l’Associazione A.R.M.I.G. e V. ha donato una autoambulanza al Comune di Mandatoriccio così tanto attrezzata che non esistono mezzi simili in tutta la Calabria. Tutto questo per dire che l’Associazione A.R.M.I.G. e V. è costituta semplicemente da ristoratori maestri gastronomi che qui in Germania si sono distinti da sempre per serietà e professionalità e che godono del rispetto e della stima di tutta la popolazione tedesca, conquistata dopo decenni di duro lavoro e di tanti sacrifici ma anche da comportamenti ed azioni da sempre contraddistinti dal rispetto delle regole che qui in Germania riescono, appunto, ad essere rispettate anche per merito delle forze dell’ordine tedesche che – per inciso – conoscono l’Associazione A.R.M.I.G. e V., conoscono i suoi iscritti ed il suo Presidente e, quindi, sono perfettamente consapevoli di ciò che adesso io le sto scrivendo. Per questo motivo, gentile Direttore, le chiedo di voler rettificare l’articolo per correggere le inesattezze riportate sull’Associazione A.R.M.I.G. e V. e colgo l’occasione – lette alcune altre errate e più gravi informazioni riportate sul conto dell’Associazione da altre testate giornalistiche – di utilizzare questa mia per diffidare chiunque ad infangare, con inaccettabili insinuazioni, il nome dell’Associazione A.R.M.I.G. e V. in futuro. Se ciò accadrà di nuovo, infatti, non esiterò nelle mie qualità di Presidente di ardire alle vie legali al fine di difendere il buon nome e l’operato di una organizzazione di volontariato ma anche e, soprattutto, dei suoi iscritti che meritano solo di essere rispettati ed apprezzati per essere riusciti a portare il buon nome della Calabria qui in Germania con la loro grande fatica e con tanti anni di sacrifici.
Cristofaro Amodeo - Presidente dell’Associazione A.R.M.I.G. e V.
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Il signor Cristoforo Amodeo ci invita a fare delle precisazioni di cui volentieri prendiamo atto. D’altronde, già nel pezzo abbiamo evidenziato che nè l’Associazione A.R.M.I.G. e V. nè tantomeno il signor Cristoforo Amodeo risultano indagati o coinvolti nell’operazione Stige. L’oggetto del pezzo tendeva e, tende, a mettere in evidenza e stigmatizzare il comportamento poco etico di un politico e di uomo pubblico: Leonardo Trento. Il politico cariatese, sempre ad onor di cronaca, non risulta indagato nell’operazione Stige. Sull’associazione abbiamo riportato testualmente uno stralcio delle carte processuali, la dove viene messa in relazione con la posizione del signor Lavorato. Per il resto, Lei stesso conferma il ruolo di Trento e, dunque, conferma tutto l’impianto del pezzo.
Pasquale Motta – direttore di Lacnews24.it