Corigliano-Rossano ha fatto registrare una leggera crescita dei contagi da Covid-19 negli ultimi giorni legata anche al fatto che il laboratorio di Microbiologia ha subito un drastico rallentamento delle attività a causa dei reagenti. Tuttavia, di positivo, è il dato complessivo che scende rispetto allo stesso mese di gennaio 2021. Nella Sibaritide i casi complessivi nell’ultima settimana sono stati 111. Corigliano-Rossano 88, Calopezzati 1, Rocca Imperiale 3, Montegiordano 5, Longobucco 4, Cassano 7, Cerchiara 1, Pietraopla 1, Scala Coeli 1. Dati non certo allarmanti in rapporto al dato demografico. Nel frattempo, fa sapere il Direttore sanitario dell’Asp di Cosenza Martino Rizzo, «sappiamo, dai risultati dei test rapidi effettuati in settimana, che il numero dei positivi è molto superiore, e nei giorni 23/27 febbraio sono stati comunicati una cinquantina di altri casi, già in quarantena con i contatti, che verranno ufficializzati con il tampone molecolare effettuato dopo 10 giorni». L’alto dirigente parla di «miglioramenti a Cassano dove i "nuovi" positivi vengono abbondantemente superati dai guariti, mentre gli altri focolai del territorio sembrano sotto controllo, anche se con questo virus è difficile fare previsioni».

Preoccupano le scuole a Rossano

Dati contenuti ma scuole in stato di allerta. 11 le classi, di 8 plessi scolastici, ad essere in quarantena. Sul punto è intervenuto il sindaco di Corigliano-Rossano: «Capisco la preoccupazione di alcuni genitori, per questo ho chiesto degli screening in alcuni istituti e ne chiederò ancora. Ribadisco però che tutti gli istituti si stanno attenendo e si devono attenere al protocollo di sicurezza covid e che il Comune sta intervenendo quotidianamente e tempestivamente nella sanificazione di tutti gli spazi». Il primo cittadino ha chiesto, infine, alla Polizia Locale di aumentare i controlli nei prossimi giorni.

Da oggi partono le vaccinazioni per gli ultraottantenni

Diverse le modalità e i criteri di vaccinazioni in tutta la provincia di Cosenza. Al centro i soggetti più vulnerabili: i dializzati; per i soggetti in cura presso strutture sanitarie (Ospedale Annunziata), e i pazienti con altre patologie (oncologiche, fibrosi cistica, diabete grave, malattie cardiache e respiratorie severe, ecc.). Tutto questo a partire dalla prossima settimana.