Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato il decreto che prevede la zona rossa ad Acquaro e a Fabrizia, nel Vibonese, a partire dalle ore 22.00 di oggi 6 settembre e durerà fino al 13. La decisione è arrivata dopo l’aumento esponenziale di casi Covid nei due comuni.

Nel resto della Calabria ci sono altre tre zone rosse, tutte nella Locride: Sant’Agata del Bianco, Caraffa del Bianco e Ciminà. Salvo proroghe, in questi tre comuni gli effetti dell'ordinanza regionale cesseranno l'8 settembre.

I contagi ad Acquaro

Ad Acquaro si registrano 27 positivi al test molecolare, mentre si attendono gli esiti degli altri tamponi effettuati sulla popolazione. La zona rossa nel comune dell’entroterra vibonese è stata anticipata qualche ora fa dal sindaco Giuseppe Barilaro che attraverso la sua pagina social ha annunciato: «Il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia mi ha appena contattato telefonicamente per comunicarmi che Acquaro centro sarà dichiarata zona rossa. Non saranno incluse le frazioni di Piani e Limpidi». Nelle ultime ore era stata comunicata la positività al Covid di 8 persone a seguito della campagna screening condotta dall’Asp di Vibo Valentia. Si tratta di risultati parziali. «Degli 8 casi positivi riscontrati, 4 sono ascrivibili a partecipanti al matrimonio mentre i rimanenti 4 a situazioni collegabili ad altri focolai già in atto nel nostro Comune e per i quali erano state predisposte le opportune contromisure», aveva sottolineato il primo cittadino.

I contagi di Fabrizia

Zona rossa pure a Fabrizia, nonostante i casi attivi siano scesi da 40 a 38. Situazione in miglioramento ma pur sempre preoccupante. Per contenere il contagio il primo cittadino Francesco Fazio ha adottato nei giorni scorsi un’ordinanza con la quale ha disposto la chiusura del cimitero, garantendo l’apertura solo per il ricevimento, l’inumazione e la tumulazione delle salme, vietando inoltre qualsiasi forma di assembramento, sospendendo il mercato settimanale e chiudendo gli impianti sportivi e i parchi giochi.