La Calabria dei paradossi non smette di stupire. Secondo i dati della piattaforma nazionale in giro per la regione dovrebbero esserci circa 75mila dosi di vaccino stoccate nei frigoriferi. Ma in provincia di Cosenza le scorte sono all'osso. Anzi, le Pfizer sono praticamente finite, mentre quelle di Moderna utilizzate soprattutto nel distretto del Pollino, saranno consumate entro domenica. Restano quelle di Astrazeneca destinate però ad essere somministrate alle forze dell'ordine. 

I disagi a Rende

Questa mattina l'Azienda Sanitaria bruzia ha proceduto a distribuire gli ultimi 480 fialoidi, pari a 2.880 dosi. E alcune sedi decentrate si sono viste recapitare fino al venti per cento in meno delle quantità stabilite. I disagi non si sono fatti attendere. L'inattesa carenza di prodotto ha creato qualche intoppo nelle operazioni di smistamento dei vassoi, e determinato un ritardo nelle consegne. Per questo nel primo giorno di apertura degli ambulatori allestiti al Centro Lanzino di Rende, il materiale è arrivato due ore dopo l'orario previsto, facendo saltare il calendario degli appuntamenti. Polizia municipale, associazione dei carabinieri, sanitari e personale volontario si sono prodigati per limitare al massimo il disagio degli anziani derivante dalla lunga attesa.

Appuntamenti rinviati

Problemi anche a Carolei: bisognava iniziare a vaccinare alle 14 ma anche qui niente dosi in arrivo. La task force è però riuscita a metterci una pezza dirottando verso il paese dell'area urbana cosentina un numero sufficiente di flaconi per soddisfare le richieste. Sottraendoli però, secondo quanto si è appreso, al comune di Rose che avrebbe dovuto vaccinare nella giornata di domani. Il sindaco si è visto costretto a rimandare l'appuntamento. Devono rallentare anche le vaccinazioni della palestra di Via degli Stadi, a Cosenza. Per domani è stato necessario dimezzare il numero di somministrazioni previste, sempre per carenza di dosi.

Cosenza sprint

Dall'inizio della campagna vaccinale, in provincia di Cosenza sono state somministrate 47.418 dosi della Pfizer e 4.740 di Moderna. Completato il ciclo per 9.311 operatori sanitari, per 495 operatori afferenti l'Asp non sanitari, per 574 medici di base e di continuità assistenziale, per 55 pediatri di libera scelta, per 5.868 tra personale ed ospiti di strutture assistenziali e case alloggio per anziani. Somministrata inoltre la prima dose a 14.812 over 80. Altri 2.370 ottuagenari hanno invece già ricevuto pure la seconda. I dati si apprendono da fonti accreditate dell'Azienda Sanitaria.

Consegna insufficiente

Ogni martedì la Calabria viene rifornita di vaccini dai depositi nazionali. Le dosi giungono al Policlinico Universitario di Catanzaro e da lì poi divise sul territorio, secondo criteri che a questo punto, sarebbe forse il caso di chiarire. Martedì scorso, invece dei consueti cinque vassoi della Pfizer, l'Asp di Cosenza ne ha ricevuto soltanto tre. Sono quindi venuti a mancare 390 flaconi da sei dosi ciascuna.

Intervenga l'Unità di crisi

Da più parti si invoca un pronto intervento dell'Unità di crisi affinché appronti con urgenza i mezzi necessari ad una redistribuzione delle dosi sul territorio, così da evitare di dover sospendere nel cosentino la campagna vaccinale: sarebbe una mortificazione per chi ha investito tempo e risorse organizzative ed un pessimo segnale per i cittadini.