La mutazione del coronavirus è stata individuata nel laboratorio di microbiologia dell’ospedale dell’Annunziata su un paziente ricoverato in terapia intensiva
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Anche a Cosenza è stato individuato un caso di variante Omicron Ba.4 del Covid-19. Ad accertarlo, secondo quanto si è appreso, il laboratorio di microbiologia dell’ospedale dell’Annunziata. La scoperta è affiorata durante le operazioni di sequenziamento di un tampone prelevato ad un paziente ricoverato nella terapia intensiva del nosocomio bruzio.
Maggiore trasmissibilità
Il primo caso in Italia era stato isolato all’Asp di Reggio Calabria. Insieme alla Ba.5 nelle scorse settimane la variante aveva preso il sopravvento in Sudafrica. Ora inizia a diffondersi pure in Europa. Secondo gli esperti non ci sono ancora elementi che facciano ritenere questa nuova versione più aggressiva delle precedenti. Tuttavia è stata osservata una maggiore trasmissibilità.
Rischio reinfezione
«Si sia vaccinati o meno – ha spiegato all’Adnkronos Enrico Bucci, professore aggiunto alla Temple University di Philadephia - una precedente infezione da Omicron non protegge dall’infezione con le nuove varianti. L'attività neutralizzante contro Ba.4 e Ba.5 è bassa, peggio per i non vaccinati che per i vaccinati, ma comunque realisticamente insufficiente a proteggere dall’infezione. In ogni caso – ha sottolineato - finora la protezione contro la malattia severa ha retto. Si tratta solo di capire come funziona l'evoluzione del Covid e soprattutto spingere perché il monitoraggio in Italia migliori e si faccia presto con i vaccini ad ampio spettro di nuova generazione».