Secondo il monitoraggio della fondazione, performance in peggioramento anche per i casi attivi che sono attualmente 218 ogni 100mila. Ha completato il ciclo vaccinale il 57,8% della popolazione. Non va meglio in altre regioni d'Italia (ASCOLTA L'AUDIO)
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Nella settimana 18-24 agosto in Calabria si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (sono 218) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (16,3%) rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione, nello stesso periodo temporale i posti letto in area medica(15%) e terapia intensiva (6%) occupati da pazienti affetti da Covid-19; È quanto emerge dal monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe.
La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale, nella regione, è pari al 57,8% (media Italia 61,9%) a cui aggiungere un ulteriore 6,4% (media Italia 8,6%) solo con prima dose. Gli over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino sono il 18,9% (media Italia 12,9%) mentre nella fascia 12-19 anni quanti non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino sono il 51,2% (media Italia 46,9%).
L'elenco dei nuovi casi dell'ultima settimana suddivisi per provincia vede Reggio Calabria in testa con 169; Vibo Valentia (110), Crotone (106), Cosenza (43) e Catanzaro (40).
La situazione in Italia
Lieve aumento dei nuovi casi (+4,3%) nel periodo 18-24 agosto rispetto alla settimana precedente, con i pazienti ricoverati in area medica che continuano a salire (+16,2%) e anche nelle terapie intensive (+19,1%). In aumento i decessi: 345 negli ultimi 7 giorni, con una media di 49 al giorno rispetto ai 34 della settimana precedente. Questo il quadro fornito dal monitoraggio a livello nazionale. Incremento percentuale dei nuovi casi in 8 Regioni e quello dei casi attualmente positivi in 13 Regioni. Sono 13 le Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti.
In 68 Province, prosegue Gimbe l'incidenza è pari o superiore a 50 casi Covid per 100.000 abitanti: in Emilia-Romagna, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. Sono 13 le Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Caltanissetta (318), Ragusa (281), Enna (268), Cagliari (239), Siracusa (234), Trapani (195), Messina (185), Catania (180), Reggio Calabria (169), Sud Sardegna (167), Palermo (163), Prato (163) e Agrigento (156) (tabella 2).
«I nuovi casi settimanali - spiega il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta - dopo la stabilizzazione della scorsa settimana, fanno registrare un lieve incremento visibile anche nella media mobile dei casi giornalieri, pur rimanendo sottostimati dall'insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti». Seppur in maniera meno netta, evidenzia poi la responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della fondazione Gimbe, Renata Gili, «continua a salire il numero dei posti letto occupati in ospedale: rispetto alla settimana precedente +16,2% in area medica e +19,1% in terapia intensiva».
In termini assoluti, il numero di posti letto occupati da parte di pazienti Covid in area medica è passato dai 1.088 del 16 luglio ai 4.036 del 24 agosto (+271%) e quello delle terapie intensive dai 151 del 14 luglio ai 504 del 24 agosto (+234%), anche se il dato nazionale rimane basso: 7% in area medica e 6% in area critica. Rilevanti tuttavia le differenze a livello regionale: per l'area medica si collocano sopra la soglia del 15% Sicilia (19%) e Calabria (15,2%); per l'area critica sopra la soglia del 10% Sardegna (11%) e Sicilia (11%). Infine «lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva - rileva il direttore operativo di Gimbe, Marco Mosti - con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi/giorno rispetto ai 37 della settimana precedente».
Per quanto riguarda i vaccini poi complessivamente, sono 4,6 milioni gli over 50 che non hanno ancora completato il ciclo, «di cui 3,52 milioni (12,9%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose, con rilevanti differenze regionali (dal 19,6% della Sicilia al 8,2% della Puglia)». E i dati confermano «l'esitazione vaccinale degli over 50, mentre salgono tutte le curve degli under 40». Per la fascia 12-19 «non è realistico l'obiettivo di coprire con il ciclo completo il 60-65 per cento prima dell'inizio dell'anno scolastico».