Ci sarebbe infatti già un'ala pronta per essere utilizzata. La proposta era già stata avanzata ai vertici della Regione Calabria e agli organismi della sanità regionale
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«Si muovano per utilizzare questa struttura che è veramente un peccato lasciare in questi termini quando poi, invece, sentiamo che vanno in cerca di b&b e alberghi» per accogliere i casi covid in osservazione o le persone bisognose di quarantena. L'appello del sindaco di Lungro, Giuseppe Santoianni, è ai vertici della sanità regionale e della giunta calabrese ai quali già, in tempo di lockdown, aveva candidato la struttura sanitaria del Capt di Lungro con piani interamente ristrutturati ed anche arredati che restano vuoti ed abbandonati. Oggi che l'emergenza sanitaria sta facendo risentire i suoi effetti anche sulla Calabria il primo cittadino del comune arbereshe ha reiterato ai vertici regionali la sua offerta. L'ospedale di Lungro ha un'ala, al secondo piano della struttura sanitaria, già pronta per «essere utilizzata e dare un riferimento alla zona del pollino per i malati di covid».
Lavori per centinaia di migliaia di euro
Nell'ospedale che oggi è stato ridimensionato nel piano di riorganizzazione della sanità territoriale, però, qualche anno fa erano stati spesi anche 200mila euro circa per ristrutturare i locali del piano terra da «adibire a farmacia territoriale» visto che i locali dove è ubicata ad oggi presso lo spoke di Castrovillari erano stati definiti «non idonei». Ma a distanza di un anno dalla fine dei lavori «la farmacia territoriale ancora non arriva» ed anche questo è un rammarico per il sindaco Santoianni.
La Tac da rimettere in funzione
Nel piano strategico di assistenza ai pazienti in osservazione o post acuti di Covid, inoltre, la struttura di Lungro potrebbe offrire anche l'assistenza della Dialisi (ove fosse necessario) con una unità operativa che accoglie già oggi pazienti di tutta la provincia di Cosenza e l'unità di diagnostica per immagini dove è custodita ed inutilizzata una Tac moderna che andrebbe «solo riattivata» aggiunge il sindaco. Per questo Santoianni rietera alla Regione Calabria e ai responsabili della sanità regionale di attivarsi «per utilizzare la nostra struttura».