Le vittime sono ultranovantenni affetti da pluripatologie. Ancora decine i positivi: sono tutti asintomatici e versano in buone condizioni di salute
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Inizia a sedarsi il focolaio epidemico scoppiato lo scorso dicembre all'interno della struttura sociosanitaria Fondazione Betania di Catanzaro. Il virus era riuscito ad insinuarsi nella casa protetta per anziani facendo registrare un'altissimo tasso di positività tra gli ospiti e il personale medico e infermieristico. Complessivamente, cinquanta gli anziani e undici gli operatori sanitari risultati positivi al Covid 19 all'esito delle attività di screening avviate dai vertici della struttura privata accreditata.
Tre decessi
Ma se da un lato il focolaio inizia a rientrare facendo registrare la negativizzazione di una parte degli ospiti, d'altro canto non tutti ce l'hanno fatta a superare l'infezione. In totale, tre gli anziani deceduti dopo la diffusione del virus nella casa protetta. Un ospite si è spento nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale Pugliese, dove era stato trasferito nelle ore immediatamente successive al contagio. Altri due sono spirati la notte di San Silvestro all'interno della struttura sociosanitaria. Si tratta in tutti i casi di ultranovantenni già affetti da precedenti patologie aggravate dall'infezione da Covid 19.
Le guarigioni
Sono, invece, dodici gli ospiti che si sono negativizzati e che sono riusciti a sopravvivere al virus. Tutti gli altri sono asintomatici e versano in buone condizioni di salute. Gli undici operatori sanitari contagiati si trovano ancora isolati in quarantena in attesa di effettuare il tampone per accertare la guarigione.