Si tratta di 36 ospiti della struttura e 13 operatori sanitari in servizio nella rsa di Longobardi. Nessuno ha sviluppato sintomi gravi della malattia anche perché quasi tutti nei mesi scorsi si erano sottoposti al vaccino (ASCOLTA L'AUDIO)
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Sono 49 in tutto, tra ospiti e operatori sanitari, le persone che in questo momento risultano positive all'interno della struttura sanitaria per anziani "Villa Adelchi" che sorge a Longobardi, lungo la costa tirrenica cosentina. Si tratta di 13 operatori e 36 ospiti. Al momento, per fortuna, nessuno di loro ha sviluppato sintomi gravi della malattia anche perché quasi tutti nei mesi precedenti si erano sottoposti al vaccino.
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Nel Tirreno cosentino situazione drammatica
Al netto della notizia odierna, il Tirreno cosentino ora si ritrova a fare i conti con un'estate senza regole e un turismo refrattario all'uso delle mascherine e alle distanze di sicurezza. Da Tortora ad Amantea la situazione è in netto peggioramento, poiché si registra un preoccupante aumento dei contagi un po' ovunque. Dopo Praia a Mare, che a cavallo di Ferragosto ha seriamente rischiato la zona rossa, adesso a preoccupare è la città di Scalea, dove l'ultimo bollettino parla di 62 casi di positività al virus acclarati e altre decine di persone in quarantena in attesa degli esiti dei tamponi molecolari.
Vaccini e contagi
Sempre più persone si domandano come mai, nonostante la massiccia campagna vaccinale, al momento non si è riusciti ad arginare il virus, nemmeno nelle strutture sanitarie, dove teoricamente tutti, o quasi, si sarebbero sottoposti al vaccino. Secondo quanto riferiscono gli esperti del settore e le principali riviste scientifiche, il vaccino anticovid serve a limitare i danni della malattia in casi di contagio, non ad evitarlo. Anche chi è vaccinato può contagiarsi e contagiare, ragion per cui anche se si è terminato il ciclo vaccinale è strettamente necessario continuare a osservare le regole di sicurezza che conosciamo ormai a memoria: indossare correttamente le mascherine, detergere spesso le mani e, soprattutto, non creare assembramenti.