A Nardodipace ordinanza sindacale dopo che sono risultati positivi alcuni alunni. In corso lo screening su tutta la popolazione scolastica. Il primo cittadino Demasi: «Situazione sotto controllo»
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A una settimana dalla prima campanella, il Covid torna a bussare negli istituti scolastici rendendo necessario uno stop alle attività in presenza. È accaduto anche nel Vibonese, a Nardodipace. Qui il sindaco Antonio Demasi con un’ordinanza ha disposto la chiusura di un intero plesso fino a venerdì 1° ottobre. Si tratta in particolare di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Nardodipace centro, dove sono stati rilevati alcuni casi positivi al coronavirus tra gli stessi alunni. Restano aperte invece le scuole nella frazione Cassari.
A preoccupare è la rapida crescita dei contagi: nel piccolo comune delle Serre vibonesi in pochi giorni sono stati rilevati infatti 9 casi positivi più 3 sospetti, riferisce il primo cittadino. Di queste 12 persone, ben 8 sono bambini e ragazzi che frequentano il plesso scolastico di Nardodipace. Un piccolo focolaio che è stato scoperto quasi per caso, grazie alle Prime comunioni che dovevano essere celebrate nel fine settimana appena trascorso: «Per poter accedere ai ristoranti dove festeggiare – spiega il sindaco Demasi -, alcune famiglie hanno provveduto a sottoporre i propri figli a tampone. Così è venuto fuori qualche caso e noi a quel punto abbiamo pensato di fare uno screening più sostanzioso su tutta la popolazione scolastica».
Con i kit per tamponi antigenici acquistati in passato dal Comune e con il personale inviato dall’Asp di Vibo Valentia è stato dunque messo in piedi lo screening, rivolto ad alunni, docenti, personale Ata e genitori dei piccoli risultati positivi precedentemente. Nella giornata di ieri sono stati effettuati una quarantina di tamponi antigenici a Nardodipace e sono emersi alcuni contagi tutti relativi a bambini: si tratta dei 3 casi sospetti di cui sopra e 2 positivi, che si sono aggiunti ai 7 già accertati – portando il totale appunto a 9.
Nella giornata di oggi i test in programma sono tra i trenta e i quaranta e riguarderanno le frazioni. «Qualche altro caso potrebbe emergere» ammette il sindaco, che però non si dice preoccupato: «Certo c’è apprensione, ma siamo comunque tranquilli: i contagi sono stati scoperti tempestivamente e abbiamo già provveduto a mettere in quarantena i positivi e a tracciare i contatti». La situazione dovrebbe essere dunque sotto controllo: «Rispettiamo però tutte le regole – è l’appello di Demasi ai suoi concittadini -, solo così possiamo arginare e sconfiggere il virus».