Attualmente la regione è in zona arancione ma il miglioramento dei dati relativi al contagio fa ben sperare, in attesa del nuovo indice Rt. Secondo Gimbe i ricoveri in reparto e in terapia intensiva sono sotto la soglia di saturazione (ASCOLTA L'AUDIO)
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La Calabria potrebbe tornare zona gialla da domenica 31 gennaio. Dopo quasi un mese di limitazioni collegate alla zona arancione, da alcuni giorni i dati relativi alla diffusione del Covid-19 sono sensibilmente migliorati.
Quello che lascia ben sperare è in particolare l'indice Rt, alla base delle indicazioni sul colore da adottare nelle regioni. Nelle condizioni attuali, infatti, l'indice Rt è sceso sotto quota 1, considerato anche che l'ultima ordinanza adottata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, indicava un Rt a 1,02. Con la conferma di dati incoraggianti, dunque, la prossima ordinanza di Speranza potrebbe indicare la Calabria tra le regioni in zona gialla, sebbene non manchino focolai attivi in diversi comuni, come quello di Cassano Ionio dove il sindaco ha chiuso anche scuole e chiese.
Ricoveri sotto la soglia di saturazione
In Calabria, poi, risultano essere sotto la soglia di saturazione i posti letto in area medica e in terapia intensiva. Emerge dal monitoraggio effettuato dalla Fondazione Gimbe. Secondo i dati relativi alla settimana 20-26 gennaio, i posti letto occupati in area medica da pazienti Covid sono al 31% (la soglia è del 40%) mentre quelli in terapia intensiva è al 13% (la soglia è del 30%).
C’è però, sempre secondo Gimbe, un dato negativo. Nella settimana 20-26 gennaio gli attualmente positivi per 100 mila abitanti sono 506, pari al 6,7%, dato «in peggioramento rispetto alla settimana precedente», così come quello del rapporto positivi-casi testati che è al 13,5% con 757 casi testati per 100 mila abitanti.
Cosa cambia con la zona gialla
Con l’approdo in fascia gialla poche saranno le differenze dal punto di vista delle restrizioni, ma cambierà molto soprattutto per i locali pubblici. Si potrà tornare, ad esempio, a prendere il caffè all'interno dei bar o a pranzare nei ristoranti, ma alle 18 resta comunque l'indicazione del solo asporto, a eccezione dei bar che dovranno comunque chiudere. Riaprirebbero, però, i musei, pur rimanendo in vigore il coprifuoco a partire dalle 22.