Tutta la popolazione studentesca e personale scolastico dovranno vaccinarsi per essere pronti alla ripresa delle attività da settembre. È l’input lanciato dall’assessore regionale alla pubblica istruzione Sandra Savaglio che, nei giorni scorsi, si è recata a Corigliano Rossano ospite di una manifestazione sportiva. L’amministratrice dice basta alla Dad (didattica a distanza) e si pone l’obiettivo di poter iniziare le lezioni in presenza.

Meta difficile ma non impossibile. Il problema è che la Calabria è fanalino di coda in Italia per vaccinazioni del personale docente. Occorrerebbe pianificare e subito. Nel piano scuola 2021/2022 si conferma l’obbligo negli ambienti scolastici chiusi di indossare le mascherine chirurgiche, mentre i bambini sotto i sei anni continueranno ad essere esonerati.

Vaccinarsi per fermare le varianti 

«Lavoreremo per mettere gli ambienti in sicurezza - ha dichiarato la Savaglio - a partire dagli spazi e ai mezzi di trasporto. Attendiamo anche le disposizioni ministeriali a tal riguardo». L’appello è a vaccinarsi, «non possiamo fare delle previsioni a distanza, sottolinea l’assessore, se saremo tutti protetti il virus si fermerà. Più circola più ci saranno varianti, e il vaccino non copre tutti le varianti».

Quest’anno non dovrebbero esserci classi “pollaio”, il che agevola e facilita i processi di sicurezza. Importante rimane il ruolo dei dirigenti scolastici nella gestione delle attività e quello dei sindaci chiamati, nella qualità di prima autorità sanitarie, ad emettere ordinanze di chiusura nel caso di situazioni emergenziali. La scuola, in Calabria, aprirà il 20 settembre prossimo. Ad inaugurare l’anno scolastico l’arrivo del Capo dello Stato Sergio Mattarella a Pizzo.