Si riaprirà lunedì 18 gennaio. La decisione motivata in considerazione dei dati epidemiologici pervenuti dall’Asp
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«In considerazione dei dati epidemiologici pervenuti dall’Asp- Dipartimento di Prevenzione, dai quali è stato possibile desumere l’attuale quadro sanitario ed epidemiologico, e dopo aver sentito una rappresentanza dei dirigenti scolastici», il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo ha deciso con propria ordinanza la chiusura di tutte le attività didattiche in presenza.
Tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, per il periodo dall’11 al 15 gennaio resteranno pertanto chiusi a Vibo Valentia.
«I dati sono preoccupanti – ha dichiarato il sindaco – ed avverto come mio dovere primario quello della tutela della salute dei ragazzi e delle famiglie. Sin dall’inizio della pandemia ho sempre messo al primo posto il diritto alla salute da parte dei cittadini e continuerò fermamente a muovermi in questa direzione. Auspichiamo che i dati sanitari possano essere in futuro maggiormente rassicuranti, allo stato abbiamo il duplice dovere di verificare l’andamento dei contagi e contemporaneamente di prepararci ad una riapertura in sicurezza della scuola. Nella consapevolezza che l’attività didattica in presenza sia un valore da preservare e nell’ottica di garantire la maggiore sicurezza possibile il prossimo lunedì 18 gennaio allorquando le scuole –auspicabilmente – riapriranno i loro cancelli, da qui a qualche giorno saranno comunicate, anche tramite apposita conferenza stampa, modalità, tempi e soprattutto le importanti iniziative che il Comune sta organizzando per consentire ai nostri bambini di rientrare a scuola in piena sicurezza.
Con la stessa ordinanza, avendo preso atto delle numerose segnalazioni pervenute e di quanto ho potuto personalmente constatare, ho ritenuto opportuno ordinare il divieto di assembramento e, soprattutto, in alcune parti ben definite del territorio, il divieto di stazionamento. Inoltre ho avvertito la popolazione sulle pesanti sanzioni amministrative e penali che la legge prevede per chi viola la normativa anti-covid».