Ordinanza del sindaco Mario Occhiuto per limitare il flusso di persone nei luoghi in cui la presenza di locali favorisce gli assembramenti. Provvedimento in vigore fino al 13 novembre
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La decisione era nell’aria già da questa mattina. Dopo una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, coordinata dalla Prefettura, svoltasi in videoconferenza, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha emesso una ordinanza restrittiva relativa ad alcune aree del capoluogo bruzio, particolarmente affollate nelle sere della movida, per limitarne la frequentazione così da evitare il crearsi di assembramenti.
Ecco le strade interdette all'accesso
Il provvedimento sarà in vigore da domani, 24 ottobre e fino al 13 novembre, dalle ore 19 alla mezzanotte nelle giornate di venerdì e sabato. L’accesso sarà interdetto negli ambiti urbani, territorialmente perimetrati dalle seguenti strade e piazze: Via Nicola Parisio, Via Santa Teresa, Piazza Santa Teresa, Via Domenico Frugiuele, Via Arabia, Piazza Scura, Via Montesanto lato nord (fino all’incrocio con Via Calabria), Viale degli Alimena lato nord (fino all’incrocio con Via Montegrappa), Via Tocci, Via Brenta lato ovest (fino all’incrocio con Via Montesanto), Piazza Cappello, Piazza XXV Luglio, Piazza Skanderberg, Viale Riccardo Misasi lato nord (da Piazza Cappello), Viale Roma lato sud (fino all’incrocio con Via Rodotà), Parco Remì, Via Cattaneo, Viale Marconi (dall'incrocio con Via Don Gaetano Mauro all'incrocio con Via Luigi De Franco), Via Giovanni e Francesca Falcone lato sud (fino all'incrocio con Via Giulia).
Autorizzato l'accesso a negozi e locali
Nell’ordinanza è fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. E’ fatto, inoltre, salvo, il transito veicolare. Negli ambiti urbani presi in esame dal provvedimento esiste, si legge nell'ordinanza, «un’intensa concentrazione di esercizi pubblici, i quali, soprattutto nelle ore serali e notturne delle giornate di venerdì e sabato, favoriscono una tale presenza di persone da determinare il potenziale sviluppo di assembramenti non controllati e la conseguente possibilità di diffusione di forme di contagio del coronavirus».
Pericolosa aggregazione
«Così come – si legge ancora nel provvedimento - le occasioni di concentrazione e aggregazione di persone possono favorire, per la loro naturale dinamicità, un’attenuazione, anche involontaria, del grado di osservanza sia delle misure riguardanti il distanziamento interpersonale, sia del divieto di assembramento».
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