L’appuntamento per questa mattina all’ambulatorio Asp di Aprigliano (Cosenza), per la somministrazione dei vaccini a ultraottantenni con patologie, si è trasformato in una protesta. In fila dalle 9, gli anziani hanno aspettato, invano, che si aprissero le porte dell’ambulatorio. Invece niente, quelle sono rimaste sbarrate. Perché? Perché i medici non sono mai arrivati e neppure le dosi.

Le persone in fila hanno chiesto chiarimenti alla guardia giurata, a presidio dell’ingresso, che si è limitata a fare spallucce, e stufi dell’attesa hanno chiamato i carabinieri e cercato di allertare il sindaco di Aprigliano. «È incredibile, nessuno ci dice niente, neppure i moduli possiamo riempire» dice il nipote di un ultraottantenne a rischio.

Intorno alle 10 una pattuglia dei carabinieri si è fermata davanti all’ambulatorio. «I vaccini non sono arrivati – hanno spiegato i militari -. Il carico giungerà prima a Castrovillari, da lì sarà smistato a Cosenza e poi arriverà qui». Nessuno, naturalmente, ha pensato di avvertire gli anziani per tempo.

«E adesso che dobbiamo fare? - chiede qualcuno – ci vorranno delle ore, non possono tenere qui queste persone per tutto questo tempo, sono malati, soggetti fragili!». Ma non c'è molta scelta, e dopo la protesta arriva la rassegnazione. Qualcuno trova una seggiola di plastica dove riposare, qualcun altro si accomoda in auto, aspettando un vaccino che non c'è.