Il comitato A scuola in sicurezza, composto da genitori di studenti di Crotone, chiede sia convocato un Consiglio Comunale urgente – con la facoltà di intervenire durante la seduta - alla luce dell’aumento dei contagi da Covid in città, soprattutto tra i minori in età scolare.

Le richieste dei genitori

Le famiglie, in particolare, vorrebbero che durante la riunione della massima assise cittadina, venissero informate sulla «evoluzione della curva epidemica tra la popolazione in generale e – si legge in una nota - nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado in particolare» oltre che su «dati epidemiologici e varianti accertate».

Il comitato intende ricevere poi «informazioni sulle misure ed azioni fin qui intraprese dal Comune di Crotone volte al contenimento della diffusione Covid-19» e chiede «la sospensione, in presenza, delle attività nelle scuole di ogni ordine e grado, pur nella garanzia che resti consentita, sulla base delle singole organizzazioni, per gli studenti con disabilità o con bisogni educativi speciali, la didattica in presenza».

Le proposte già avanzate

Le famiglie ricordano che «era il 19 gennaio quando, presso il Comune di Crotone, alla presenza del dindaco Voce, una delegazione di genitori, riunita poi nel Comitato, ha manifestato forte preoccupazione per l'incremento dei contagi, che già allora si delineava, e per le ripercussioni che, a caduta, lo stesso avrebbe avuto nelle Istituzioni scolastiche. In quell’occasione si sollecitava, dunque, l'assunzione di azioni anche rigorose esterne alla scuola, volte al contenimento nonché al monitoraggio della diffusione epidemica. Tra queste: l'istituzione di un tavolo tecnico permanente; la stretta e severa vigilanza per episodi di assembramento fuori controllo; l'assunzione di azioni anche impopolari, primariamente finalizzate a limitare detti affollamenti».

«Avevamo chiesto la didattica digitale integrata»

«Inoltre – si legge ancora nella nota - al fine di contenere la concentrazione degli alunni in ambienti scolastici inadeguati dal punto di vista degli spazi (per la variante inglese si parla addirittura del distanziamento di due metri) e quindi tutelare il loro diritto alla salute, ma al contempo garantire il diritto allo studio, altrettanto importante, era stata suggerita la via della didattica digitale integrata (DDI), opzionabile dalle famiglie stesse e ampiamente sperimentata in altri comuni. L’iniziativa del comitato nasceva “dal basso”, dall’esigenza di centinaia di genitori, che spontaneamente sottoscrivevano un documento recapitato al sindaco della città e al presidente f.f. della Regione Calabria, con cui si chiedeva l’attivazione consequenziale della didattica digitale integrata, quale unico strumento atto a garantire il contemperamento del diritto allo studio e quello alla salute».

«Oggi, che i numeri del contagio decretano Crotone in zona arancione, vediamo mettere ancor di più a rischio la comunità tutta nell’indulgenza generale» sostengono i genitori, che hanno così deciso di chiedere la convocazione di un Consiglio comunale urgente.