La piccola di nove anni si è già negativizzata da tempo, ma solo ora sono arrivati i risultati dal Celio di Roma dove era stato mandato il suo test. Nonostante non vada a scuola da un mese, l'Asp ha deciso di agire in via precauzionale (ASCOLTA L'AUDIO)
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Arriva dall’ospedale militare del Celio di Roma la notizia della positività alla variante inglese del Covid di una bambina cosentina di 9 anni. E l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, in via precauzionale, decide di effettuare da domani tamponi agli alunni di due classi, una elementare ed una materna, di scuole cosentine.
La bimba di 9 anni, residente nell’hinterland cosentino, si è già negativizzata da tempo ma il suo tampone, insieme a quello dei familiari e della sorellina, era stato inviato al Celio dalla task force dell'Asp di Cosenza per essere processato, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
Il padre della bimba è rimasto positivo al virus per diverso tempo. Intanto, già da allora, i familiari erano stati messi in quarantena. Per ottenere i risultati del sequenziamento effettuati al Celio, possono trascorrere anche settimane e solo adesso si è saputo che la figlia maggiore della coppia era positiva alla variante inglese.
La bambina è già negativizzata ma l'Asp, appreso il risultato del Celio, nonostante lei e la sorellina non vadano a scuola da circa un mese, da domani, per precauzione, procederà ad eseguire i tamponi sugli alunni delle due classi che le bambine frequentano.
La particolare mutazione del virus in Calabria era stata individuata, ma ancora non accertata, in due ospiti del Cas di Longobardi e anche in quella circostanza, grazie al lavoro della task force dell'Asp e della struttura che ospita i migranti, la situazione è stata contenuta.