VIDEO | L’ospedale spoke è alle prese con le degenze che presentano comorbilità, mentre mancano i posti letto per gli acuti ordinari
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La vera emergenza non è più Omicron al “Nicola Giannettasio” di Corigliano Rossano, ma è la “comorbilità”. Si tratta di quei pazienti Covid con patologie collaterali ad alto rischio e pertanto necessitati di cure costanti. Un importante contributo giunge dalle postazioni ospedaliere di Cariati e di Acri che riescono a sgravare la situazione critica che vive lo spoke di Corigliano-Rossano.
Il direttore di pronto soccorso nonché capo di dipartimento di emergenza/urgenza Natale Straface si dice moderatamente soddisfatto di come sia stata affrontata l’emergenza Covid a Rossano, nonostante alcune difficoltà strutturali su cui, comunque, si sta cercando di intervenire. In particolare sui pronto soccorso dei due presidi ospedalieri per i quali era necessario avviare un’attività di riorganizzazione logistica e strutturale. Si sta lavorando anche sul potenziamento della terapia intensiva e semi intensiva. Su questo i vertici dell’Asp hanno assunto degli impegni ben definiti.
Lo ha fatto in queste ultime ore il Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina che si è complimentato con il personale sanitario del presidio ospedaliero per come ha affrontato la fase pandemica. La vera emergenza, tuttavia, riguarda i pazienti ordinari che, secondo il direttore Straface, rappresentano la gran parte degli accessi in pronto soccorso.
Purtroppo occorre ma fare i conti con «la cronica carenza dei posti letto nei reparti per gli acuti». (5.53 – 5.59). Il direttore Straface ha ribadito quanto già riferito dal commissario La Regina circa l’arrivo di nuovi medici, infermieri e personale ausiliario tanto a Rossano quanto a Corigliano. Uno degli aspetti significativi che ha riguardato la fase pandemica è l’organizzazione dello spoke. Ci sono stati dei casi in cui pazienti positivi al Covis e sintomatici si sono recati al “Guido Compagna”.
«Questo non può né deve accadere, ha riferito Straface, poiché l’ospedale di riferimento per il Covid è il Giannettasio». Il chiarimento s’inquadra in una serie di segnalazioni da parte di pazienti che hanno lamentato il dato secondo cui i sanitari di del Guido Campagna invitassero i pazienti a recarsi a al Giannettasio. Per i Covid sintomatici il punto di riferimento è e rimane quest'ultimo presidio.