Le postazioni saranno attivate nei nosocomi della Calabria centrale. A breve saranno accreditati 8 laboratori privati in tutta la regione per il processamento dei tamponi (ASCOLTA L'AUDIO)
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La chiamata alle armi arriva dall'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro che nel pomeriggio di ieri ha convocato le aziende sanitarie di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia per istituire una cabina di regia comune volta ad una celere attivazione di posti letto di terapia intensiva e sub intensiva a disposizione dell'area centrale della Calabria.
Gli esiti della riunione sono stati resi noti questa mattina dal sindaco del Comune di Catanzaro, Sergio Abramo. «Abbiamo trovato la quadra. Abbiamo ottenuto anche la disponibilità anche dell'ospedale di Vibo Valentia e di Tropea, che non c'era stata in un primo momento», ha chiarito il primo cittadino.
I posti letto nell'area centrale
L'ospedale di Vibo Valentia renderà disponibili 36 posti letto Covid di cui 2 di sub intensiva e 8 di intensiva, Tropea 22 posti attrezzabili all'occorrenza anche per accogliere sub intensiva, l'ospedale di Lamezia Terme 30 posti letto di cui 6 di sub intensiva e quello di Crotone 43 di cui 3 di intensiva. Disponibilità che si andrà ad aggiungere alla dotazione già attiva all'ospedale Pugliese e al policlinico universitario: l'azienda ospedaliera al momento dispone di 56 posti letto Covid di cui 46 di sub intensiva oltre a 22 di sub intensiva, il policlinico universitario dispone di 36 posti letto di cui 10 di sub intensiva e 6 di intensiva. In totale l'area centrale della Calabria potrà contare su 223 posti letto Covid di cui 86 di sub intensiva e 39 di intensiva.
Via ai laboratori privati
Tramonta nel frattempo l'ipotesi di allestire un centro Covid a villa Bianca, ex sede del policlinico universitario: «Ci vorrà del tempo per fare i lavori - ha chiarito il primo cittadino - e, quindi, non potevamo aspettare». Il sindaco ha, inoltre, annunciato l'imminente predisposizione di una ordinanza regionale che accredita otto laboratori privati in tutta la Calabria per sgravare gli ospedali ormai in affanno, in particolare quello dell'ospedale Pugliese: «Noi dobbiamo processare i tamponi che arrivano da Crotone, da Vibo Valentia e da Cosenza. Non è possibile perchè poi abbiamo visto le negative ricadute sulle scuole».