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Nell’ambito delle indagini che hanno portato questa mattina all’operazione “Costa pulita” emergono chiaramente i dettagli di un episodio di minacce al giornalista di LaC Pietro Comito, all’epoca dei fatti capo servizio della redazione vibonese di Calabria Ora e oggetto di una lettera minatoria, recapitatagli nel 2011, contenente esplicite minacce di morte.
Per gli inquirenti l’episodio rivale, tra le altre cose, l’esistenza di un’organizzazione di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Accorinti. Comito aveva, infatti, “osato” rendere pubblici gli affari e le cointeressenze delle cosca Accorinti con settori della pubblica amministrazione. «I sodali della stessa - si legge nel dispositivo della Dda - presso atto di ciò, si comunicano reciprocamente sentimenti di astio e ritorsione nei confronti del giornalista Comito».
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