VIDEO | Interdetto l'accesso su via del Seggio. Interessata la scalinata di collegamento tra la Cattedrale ed il complesso di San Francesco d'Assisi
Tutti gli articoli di Cronaca
Sono comparse le transenne ed i nastri di segnalazione dei vigili del fuoco a delimitare il transito su via del Seggio, in prossimità di un immobile divorato dall’incuria ed indebolito dalle forti piogge della scorsa settimana.
Pericolo per l'incolumità
I residenti da circa un anno invocavano un intervento di messa in sicurezza dell’edificio fino al cedimento che ha provocato, martedì scorso 16 febbraio, la chiusura di uno degli storici passaggi di Cosenza vecchia. Questa scalinata collega la chiesa di San Francesco d’Assisi al Duomo: si tratta dei due più antichi ed importanti complessi religiosi della città, entrambi risalenti al tredicesimo secolo.
Inesorabile decadenza
Il decadimento di questa zona riflette il generale stato di abbandono in cui versa il borgo antico, proprio in prossimità delle celebrazioni per gli ottocento anni dalla inaugurazione della Cattedrale e dal dono della preziosa Stauroteca offerta dall’imperatore Federico II di Svevia nel 1222. Una irripetibile occasione di rilancio sotto il profilo turistico-culturale, al momento a quanto pare, ignorata dagli amministratori.
Tra passeggiate e promesse
Eppure sul centro storico, negli ultimi cinque anni abbiamo assistito alle passeggiate, anzi, alle passerelle di politici e politicanti; al breve e virtuale affidamento di Cosenza vecchia alle cure di Vittorio Sgarbi; agli annunci strombazzati dello stanziamento di ingenti risorse per interventi strutturali, come i 18 milioni inseriti nell’Agenda Urbana o i 90 milioni del Cis, il Contratto di sviluppo finanziato dal Cipe. Ma di cantieri non si è vista neanche l’ombra.
Aspettando la passarella
Simbolo dell’inefficienza istituzionale è la mancata ricostruzione della passerella in legno sul Busento andata a fuoco nel 2017. Non una grande opera, una semplice passerella per la quale l'allora presidente della Regione Mario Oliverio ed il sindaco Mario Occhiuto all’unisono avevano annunciato l’immediato ripristino. Quattro anni dopo stiamo ancora aspettando.