Potrebbe esserci un tentativo di furto di rame finito male dietro la morte di un uomo rimasto folgorato all’interno di una cabina elettrica ubicata in Viale Crati, a Cosenza, nei pressi del complesso ferroviario di Vaglio Lise, tra i due grandi edifici dell’ex centro direzionale della Cassa di Risparmio. La struttura era al servizio proprio di uno dei due immobili, quello di proprietà del gruppo imprenditoriale iGreco, soggetto a lavori di ristrutturazione, mentre l’altro oggi ospita alcuni uffici decentrati dell’amministrazione regionale. La vittima, F. P., 45 anni, era già nota alle forze dell’ordine. 

La scarica ad alta tensione ha provocato un guasto per il quale è stato richiesto l’intervento dei tecnici dell’Enel. E sarebbero stati proprio gli operai del colosso energetico, secondo quanto si è appreso, a fare la macabra scoperta e ad allertare le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri supportati dai militari del raggruppamento investigazioni scientifiche e i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area, oltre ai sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sulla vicenda la Procura ha aperto un fascicolo, presente per un sopralluogo anche il pm di turno Antonio Bruno Tridico. Con ogni probabilità la vittima era penetrata nella cabina elettrica per rubare cavi di rame ed altro materiale.

Nei giorni scorsi, proprio per un furto di rame, si erano verificati gravi disservizi lungo la tratta ferroviaria Cosenza-Castiglione Cosentino. Non è escluso che il presunto ladro potesse trovarsi insieme ad un complice fuggito dopo la tragedia. Secondo alcune fonti infatti, la cabina era chiusa con un lucchetto dall’esterno. Per questo, al di là di quanto emerso in una prima sommaria ricostruzione, la vicenda merita ulteriori approfondimenti.