Gli atti persecutori, secondo l’accusa, sono iniziati in seguito alla decisione della donna di interrompere la relazione
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La Polizia di Stato ha eseguito un divieto di avvicinamento a una donna e un divieto di dimora a Cosenza nei confronti di un uomo di 30 anni, italiano. All'indagato sono contestati i reati di atti persecutori perché a seguito della decisione della donna di interrompere la relazione, avrebbe iniziato a perseguitarla, minacciandola e molestandola sia di persona che attraverso comunicazioni a mezzo di social network nel corso della quale le avrebbe rivolto anche pesanti ingiurie.
Il provvedimento è giunto a conclusione di un'attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa a inizio del mese scorso, raccolta dai poliziotti della Squadra Mobile. I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle fasce deboli, hanno ascoltato la donna raccogliendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi di maltrattamento. In sede di denuncia, la giovane donna ha dichiarato di aver avuto una relazione con l'uomo, interrotta a inizio ottobre, a causa del carattere possessivo dell'indagato.
Dopo la decisione della donna di porre fine al rapporto sentimentale, l'uomo ha iniziato a perseguitarla con messaggi in cui le intimava di ritornare con lui, minacciandola di morte o di gravi conseguenze ed ingiuriandola con svariate espressioni offensive, affermando che lei "fosse roba sua", come se la vittima fosse un oggetto nella sua completa disponibilità. L'escalation di violenza dell'uomo ha avuto il suo apice alcuni giorni fa, allorquando si è presentato sotto casa della ragazza pretendendo di incontrarla e affermando di non temere nemmeno le forze dell'ordine. Per fortuna, in quella occasione, proprio il tempestivo intervento di una pattuglia della Polizia di Stato è riuscito a far allontanare l'uomo da sotto casa della vittima.
L’attività di indagine ha consentito di riscontrare e di arricchire di ulteriori episodi il complesso investigativo già acquisito sull'indagato. L’attività d'indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, ha trovato il suo epilogo nell'esecuzione del provvedimento cautelare. L'uomo non potrà dimorare a Cosenza, dove vive la donna, e non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte offesa mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri. Dovrà inoltre astenersi dal contattarla con qualsiasi mezzo.