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Il giudice monocratico del tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, ha assolto il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto dall’accusa di aver diffamato Pino Gentile “perché il fatto non costituisce reato”. Oltre al suo difensore Nicola Carratelli, anche il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione di Occhiuto.
La vicenda giudiziaria ha preso il via dalla querela dell’attuale vicepresidente del Consiglio regionale, depositata il 9 ottobre del 2014. Gentile si era sentito diffamato da un post pubblicato su facebook da Occhiuto il quale parlava di “sistemi di pressione mafiosa”, riferendosi ai numerosi consiglieri comunali inizialmente schierati a sostegno della sua candidatura alla presidenza della Provincia e poi finiti nelle liste del candidato indicato dal partito di Gentile.
Il giudice Pingitore ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Carratelli per il quale l’aggettivo “mafioso” non era da intendere come una critica personale all’onorevole Pino Gentile ma come termine correntemente usato per indicare una certa tendenza prevaricatrice.
Salvatore Bruno