L'ondata di gelo si ripercuote anche sull’emergenza sanitaria a Cosenza, dove da poco ha smesso di nevicare ma le temperature sono molto vicine allo zero. Si lavora per sgombrare la tenda della Protezione civile, dove almeno 11 persone hanno dovuto trascorrere la notte, per sistemare tutti in una area di attesa all’interno della struttura del dipartimento di emergenza e accettazione, come accadde in maniera analoga già nella prima settimana di novembre, al culmine della seconda ondata della pandemia.

Una soluzione temporanea ma necessaria per limitare i disagi che, a causa delle basse temperature, hanno duramente provato chi questa notte è rimasto nella tenda del pre-triage.

D’altro canto, che la situazione relativa alla disponibilità di posti letto fosse critica, era già stato anticipato da LaC News 24. Da tre giorni, infatti, i reparti Covid dell’Azienda Ospedaliera sono saturi ed anche i presidi territoriali di Cetraro, Acri e Rossano sono arrivati al limite della capienza. A gravare sul contesto ospedaliero è l’impossibilità di usare, in questo frangente, l’ospedale da campo montato a Vaglio Lise, che dispone di 20 posti letto, estensibili a 37. La struttura mobile, rimasta a lungo sottoutilizzata, è stata infatti riconvertita a punto vaccini, inaugurato martedì lo scorso 9 marzo. Ma la sospensione della somministrazione di AstraZeneca e il conseguente stop alla campagna vaccinale costringe i militari all’inattività, proprio ora che l’ospedale da campo sarebbe più utile.

Intanto, si apprende che sono stati attivate altre 12 postazioni per terapia subintensiva che consentiranno di alleggerire la pressione sul pronto soccorso.