Non c'è pace tra le mura di Palazzo Lecce, sede dell'Ufficio scolastico provinciale di Cosenza. Il ministero dell'istruzione ha disposto il trasferimento a Catanzaro dell'ex dirigente Luciano Greco al quale, nel corso della sua controversa gestione, era già stata revocata la delega relativa alle assegnazioni.

Solo ordinaria amministrazione

Per la firma in calce agli atti di ordinaria amministrazione il Miur ha nominato Alessandro Nicodemi, già dirigente del'ufficio provinciale di Reggio Calabria. Per cui di fatto, l'Atp bruzio è senza guida e con numerose incombenze da svolgere. «Una condizione inammissibile - ha detto Pino Assalone segretario Flc Cgil Cosenza - per uno dei provveditorati più grandi d'Italia con 136 istituzioni scolastiche. Nicodemi è persona rispettabilissima, ma i suoi poteri sono limitati. Per questo chiediamo al Ministero ed anche alla politica, di provvedere all'invio di un dirigente unico».

Dialogo interrotto

La Cgil ha organizzato un sit-in di protesta anche per denunciare la mancanza di un dialogo con i sindacati su numerose questioni spinose: «Riscontriamo criticità e anomalie negli organici. Non si tiene conto probabilmente di quanto recitano le circolari ministeriali sulle aree interne e montane - ha affermato ancora Pino Assalone - non sappiamo nulla sui criteri di sdoppiamento delle classi in relazione al Covid, siamo in una situazione di stallo. Da tempo chiediamo un incontro con i vertici dell'Ufficio per mettere a punto una mappatura seria e non discrezionale. Perché - ha aggiunto l'esponente della Cgil - i metodi discrezionali presuppongono elementi soggettivi invece che normativi».

Il problema dei pensionamenti

C'è poi il problema dei pensionamenti che, sottolinea il segretario sindacale «si intrecciano con le immissioni in ruolo e con i trasferimenti interprovinciali. Sappiamo che con i decreti di pensionamento l'Atp è in forte ritardo, soprattutto con quelli relativi a quota cento. Per cui diversi posti di fatto liberi, rischiano di non venire assegnati e di rimanere a lungo vacanti».