Il reperimento di una nuova sede spetta al Comune che in sei mesi non è stato in grado di individuare un immobile idoneo in cui trasferire l'importante presidio. Il personale è stato collocato in smart working, l'utenza perde un punto di riferimento
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L’inagibilità dei locali di Vaglio Lise determina la chiusura del Centro per l’Impiego di Cosenza. La comunicazione ufficiale e con effetto immediato, a firma della dirigente Rosalba Barone, è giunta in mattinata al direttore Giovanni Cuconato al quale non è rimasto altro che mandare tutti gli impiegati a casa, per il momento in smart working. I servizi saranno disponibili online.
Problema conosciuto da tempo
Non è un fulmine a ciel sereno. Già nel mese di gennaio era trapelata la notizia relativa alla inadeguatezza dei locali, sul piano strutturale e degli spazi disponibili, troppo risicati per le molteplici funzioni assegnate al presidio che serve un bacino d’utenza di oltre 300 mila abitanti, con una media nel periodo precedente il lockdown, di 170 accessi giornalieri. Il personale è alle dipendenze della Regione, ma gli uffici devono essere reperiti dal Comune su cui gravano le spese di affitto e di funzionamento.
Disagi per l'utenza
Tra le ipotesi al vaglio, vi era quella di un trasloco nella sede dell’ex Inapli di Via Cesare Gabriele, per anni centro di eccellenza della formazione professionale. Un immobile ampio e attualmente sottoutilizzato. Ma nulla si è concretizzato in questo senso. Questo corto circuito istituzionale determina adesso una interruzione del servizio di sportello al pubblico, proprio quando, con l’arretramento della pandemia, sarebbe stato possibile ripristinare il ricevimento. L’utenza resta senza punti di riferimento, in attesa di segnali da parte di Palazzo dei Bruzi.