Una piaga che l'umanità non è ancora riuscita a sanare. Così il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella ha definito la brutalità contro le donne nella giornata internazionale per il contrasto alla violenza di genere.

Formare le coscienze

Dal palco del Teatro Rendano, la rappresentante di Governo si è rivolta in particolare agli studenti, circa 300 quelli presenti in sala, per una testimonianza di impegno al di là della retorica celebrativa, nella convinzione che lo Stato abbia un ruolo di insegnamento fondamentale da esercitare tra i banchi di scuola dove si formano le coscienze, gettando così le basi per costruire cittadini sani e consapevoli.

Il Codice Viola

«Dobbiamo educare i giovani al dialogo ed al rispetto. L'aspetto culturale - ha detto il Prefetto - è quello di maggiore rilievo. Questo è un problema che ci riguarda tutti e che va affrontato con collaborazioni e sinergie stabili e strutturate tra istituzioni e con la capacità di fornire adeguate risposte alle vittime ed ai loro bisogni. In questa direzione - ha ricordato Vittoria Ciaramella - nello scorso mese di marzo è stato sottoscritto un protocollo di intesa conosciuto come Codice Viola, che individua i percorsi da attivare per centrare questo importante obiettivo».

Protezione sociale

L'intesa, tra l'altro, coinvolge le tre procure della provincia, il tribunale per i minorenni di Catanzaro, la Regione, le forze dell'ordine, le aziende Ospedaliera e Sanitaria, ed impegna i soggetti aderenti ad offrire una tutela ad ampio spettro alle vittime di violenza, non solo in ambito giudiziario ma soprattutto di protezione sociale e di sostegno in tutte le fasi successive alla denuncia di aggressioni e maltrattamenti.

Denunce in aumento

La violenza di genere si consuma soprattutto tra le mura domestiche. Scegliere di denunciare non è sempre facile. Al vaglio del Governo la riforma normativa per consentire di procedere d'ufficio contro questa fattispecie di reati. A Cosenza cresce il numero di donne che chiedono aiuto: «Anche con le nostre campagne di prevenzione - ha affermato il Questore Giovanna Petrocca - tra tutte quella scandita dallo slogan Questo non è amore, siamo riusciti a guadagnarci fiducia per cui abbiamo più segnalazione e più denunce». La manifestazione del rendano, presentata da Fabio Vincenzi è stata intervallata dalle esibizioni artistiche dei ragazzi delle Officine Telesiane e del Liceo Coreutico Lucrezia della Valle.