Celebrata in tutta la Calabria la Virgo Fidelis, Santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Per la provincia di Cosenza, la Santa Messa è stata officiata da monsignor Leonardo Bonanno, vescovo emerito della Diocesi di San Marco Scalea. L’appuntamento, ospitato nel complesso monumentale di San Domenico, ha registrato la presenza delle massime autorità civili e militari. Presenti tra gli altri il prefetto Vittoria Ciaramella, il presidente del tribunale Maria Luisa Mingrone, il Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo, la presidente della Provincia Rosaria Succurro, il sindaco della città capoluogo Franz Caruso insieme a numerosi amministratori del territorio.

Tra le istituzioni più amate

La ricorrenza riunisce in maniera significativa i valori religiosi con quelli del servizio per il cittadino e per il Paese, con un ruolo, quello assunto dai carabinieri, sempre più di prossimità e con compiti non limitati esclusivamente alla vigilanza per il rispetto della legge: «La nostra missione è soprattutto essere presenti capillarmente e sostenere le comunità che a noi si affidano, per un’opera di rassicurazione sociale – ha sottolineato il comandante provinciale Agatino Saverio Spoto – Con orgoglio posso rivendicare che l’Arma è tra le istituzioni più amate dagli italiani e nel suo servizio quotidiano ha il dovere di infondere messaggi di speranza, fiducia e vicinanza in particolare nei tempi difficili che stiamo attraversando».

Spoto ha ricordato che contestualmente, la Benemerita celebra l’82mo anniversario della Battaglia di Culqualber, che ebbe luogo nel 1941 durante il secondo conflitto mondiale, e inoltre la giornata dell’orfano. Al riguardo il comandante provinciale ha messo in evidenza che sono circa 1.200 gli orfani dei carabinieri assistiti attraverso l’opera nazionale, con l’erogazione di sussidi utili a completare il percorso di studi fino al conseguimento della laurea. Tra i partecipanti alla Santa Messa anche i militari in congedo ed i rappresentanti delle sezioni locali dell’Associazione Nazionale Carabinieri.