Cerimonia di intitolazione della sala conferenze del presidio di Via Palatucci alla memoria del superpoliziotto nel ventennale della scomparsa. Gli organi di informazione tenuti all’oscuro, ad eccezione della Rai
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Per l’intitolazione della sala conferenze della questura di Cosenza alla memoria di Nicola Calipari, sono presenti il Prefetto Rosa Maria Padovano, il sindaco di Cosenza Franz Caruso, il vicepresidente del Consiglio regionale Pierluigi Caputo, il magistrato Vincenzo Capomolla, in predicato di assumere la guida della Procura di Cosenza. E ancora l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano monsignor Giovanni Checchinato e diverse altre autorità civili e militari. C’è pure il caporedattore della Tgr Rai Calabria Riccardo Giacoia con i colleghi incaricati della copertura giornalistica dell’evento. Non gli organi di stampa locale, tenuti all’oscuro della cerimonia.
Svista clamorosa
Dalla questura non è stato trasmesso alcun comunicato stampa di presentazione dell’appuntamento, né un cenno in merito è comparso sulla chat che l’ufficio stampa della polizia di Stato condivide con i cronisti. Quotidiani, agenzie e network calabresi sono stati completamente tagliati fuori. Uno strappo rispetto alla costante e leale collaborazione che intercorre tra gli uffici di Via Palatucci e la categoria giornalistica impegnata a garantire ogni giorno, una puntuale e corretta informazione ai cittadini. Un corto circuito certamente riconducibile ad una clamorosa svista degli organi della questura preposti ad intrattenere i rapporti con i giornalisti e non ad una precisa volontà di evitare qualche presenza scomoda e qualche domanda non gradita.
Riconoscimento meritato
Medaglia d’oro al valor militare per aver liberato in Iraq, a costo della propria vita, la giornalista Giuliana Sgrena, rapita da un gruppo jihadista, Nicola Calipari era stato a capo della squadra mobile di Cosenza alla fine degli anni ottanta prima di entrare nei servizi segreti. In sala peraltro, peraltro, erano presenti anche alcuni agenti che avevano condiviso l’esperienza di Calipari in riva al Crati. Scoperta una targa apposta all’ingresso della sala intitolata al superpoliziotto.