VIDEO | Quasi completato il censimento delle opere imposto dalle normative entrate in vigore all'indomani della tragedia di Genova. All'orizzonte investimenti di restyling per circa 14 milioni di euro
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Il crollo del viadotto sul fiume Trionto, tra Longobucco e Rossano, ha riacceso l’attenzione sulla condizione strutturale delle centinaia di opere stradali della Calabria. In provincia di Cosenza, l’amministrazione guidata da Rosaria Succurro, ha competenza su una rete viaria di circa 2.600 chilometri. Sono circa 800 i ponti e i viadotti da monitorare secondo le nuove indicazioni introdotte dal Ministero per le infrastrutture dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi sul Polcevera a Genova.
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Norme più rigide
«Il quadro normativo è cambiato notevolmente – ha detto al nostro network il dirigente del settore viabilità Gianluca Morrone – in senso restrittivo. In sostanza in un ambito per noi nevralgico, dobbiamo seguire un rigido cronoprogramma pensato per seguire costantemente eventuali deterioramenti delle opere così da poter intervenire per tempo con la manutenzione ordinaria e straordinaria, evitando una degenerazione tale da poter mettere in pericolo la sicurezza».
In particolare le amministrazioni provinciali devono seguire un iter procedurale articolato in cinque step: «Il livello zero – spiega Morrone – è quello del censimento di tutti i ponti e viadotti della lunghezza minima di sei metri. Questo censimento va completato entro il 31 dicembre 2023. La Provincia di Cosenza è in una fase avanzata: abbiamo oltrepassato la quota dell’80 percento».
I livelli di attenzione
«Il successivo livello 1 è invece relativo alle verifiche ispettive: le opere – prosegue il dirigente provinciale - devono essere valutate dai tecnici affinché se ne possano individuare eventuali danni o carenze. Le verifiche ci proiettano al livello 2, da completare entro il 30 giugno 2025. In questa fase bisogna attribuire ad ogni ponte e viadotto un grado di criticità espresso su una scala che va da bassa a medio-bassa a media, e poi medio-alta e alta. Questo grado è indice della classe di attenzione da tenere attraverso una certa tipologia di monitoraggio, statico o dinamico, applicata nei successi livelli 3 e 4».
I viadotti sotto la lente
In questo periodo sono dieci i viadotti o ponti attenzionati. Tre sono lungo la provinciale 245 tra Malito, Grimaldi ed Aiello Calabro, due sulla provinciale 57 di Altilia. I rimanenti sulla provinciale 70 di Scigliano, la provinciale 1 di San Nicola Arcella, la 247 di Rose, la 248 di Luzzi, la 53 di San Pietro in Amantea. Intanto è quasi terminata la progettazione esecutiva di importanti interventi di restyling: «Dieci milioni di euro saranno investiti per l’ammodernamento del viadotto sul Crati sulla provinciale 239 tra Mongrassano e Bisignano – sottolinea ancora Gianluca Morrone - Ulteriori risorse per quasi quattro milioni di euro riguarderanno invece ponti ricadenti nei comuni di Rose, Roggiano Gravina, Paludi, Lago, Corigliano-Rossano. Altri 650 mila euro saranno spesi per opere di impermeabilizzazione su viadotti posti nei comuni di Paola, Fuscaldo e Fiumefreddo».