Il responsabile dell'azienda di trasporti ha rassegnato le dimissioni comunicandolo attraverso una lunga lettera: «Sono stanco di promesse non mantenute e decine di assemblee andate deserte»
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La Procura di Cosenza, all’esito di un lungo approfondimento investigativo, ha chiesto al tribunale di Cosenza, il fallimento dell’azienda di trasporti “Amaco Cosenza“, gestita fino a ieri dall’amministratore unico Paolo Posteraro. Quest’ultimo ha deciso di fare un passo indietro, lasciando l’incarico. Ecco i passaggi principali della sua missiva indirizzata ai dipendenti e agli altri dirigenti aziendali.
«Lascio l’Amaco. Dopo cinque anni di intenso lavoro e qualche mese prima della naturale scadenza del mandato, stanco di promesse non mantenute e decine di assemblee andate deserte. Lascio l’Amaco con grande amarezza. Con l’amarezza di chi da mesi e mesi attende che il Socio unico proceda con una ricapitalizzazione dovuta a sue stesse scelte – stralciare dei crediti – e che è stata prima promessa, poi condizionata all’approvazione di un Piano industriale e poi, chissà perché, ancora sospesa, rischiando di decretare lo scioglimento dell’Azienda e la perdita di tutti i posti di lavoro» scrive Posteraro nella lettera.
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