Tra le risorse disponibili e non spese dalla Regione nell’ambito delle politiche sanitarie e di coesione, più di un miliardo di euro ha denunciato nelle ultime ore Roberto Occhiuto, vi sono anche quelle destinate alla costruzione del nuovo ospedale di Cosenza.

Quarant'anni di chiacchiere

Della realizzazione di una nuova struttura per sostituire in toto l’edificio inaugurato da Benito Mussolini in epoca fascista, si parla dai primi anni ottanta. L’area individuata allora era ricadente nel territorio del comune di Mendicino. Si era pure provveduto ad espropriare alcuni terreni confluiti poi nel patrimonio dell’attuale Azienda Sanitaria Provinciale, dopo essere passati nei bilanci della vecchia Unità Sanitaria Locale e della successiva Asl.

Il braccio di ferro

Nel 2017 il dibattito sul nuovo ospedale torna centrale ed è scandito dalle contrapposizioni tra l’allora governatore Mario Oliverio e Mario Occhiuto, in quella fase al timone di Palazzo dei Bruzi. Oliverio propone l’area di Vaglio Lise, Occhiuto intende mantenere il presidio nel medesimo sito dell’Annunziata allargato alle adiacenti colline di contrada Muoio. Il risultato della diversità delle rispettive posizioni è l’immobilismo. Nel 2019 il consiglio comunale ha espresso un orientamento favorevole alla proposta avanzata da Mario Occhiuto, ma oggi, con il rinnovo dell’amministrazione, anche Palazzo dei Bruzi ritiene più adeguata l’idea di costruire lo stabilimento a Vaglio Lise.

L'idea di Franz Caruso

Lo conferma il sindaco Franz Caruso in una intervista rilasciata al nostro network: «L’ho scritto nel mio programma e sono abituato a mantenere la parola – dice alludendo evidentemente anche alla questione dello smantellamento dell’isola pedonale di Via Roma – Vaglio Lise è baricentrica rispetto a Rende, all’Università, ma anche rispetto alla Sibaritide, all’area tirrenica, alla Sila e al Savuto». Avviata una interlocuzione con il presidente della Regione.