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Sta diventando un vero pasticcio la vicenda dei bollettini di pagamento del ticket di pronto soccorso per prestazioni erogate dall’azienda ospedaliera di Cosenza in codice bianco o verde nel 2012. Poste Italiane è il soggetto incaricato del recupero delle somme e da qualche settimana sta procedendo all’invio di avvisi di pagamento a mezzo raccomandata, destinati ai fruitori dei servizi di pronto soccorso privi dei requisiti dell’urgenza. Il pagamento del ticket per i codici bianchi e verdi serve a scoraggiare gli accessi da parte di persone con patologie non acute, trattabili anche dal medico di base o dai nuclei di cure primarie.
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Richiesta recapitata anche a chi aveva diritto alla prestazione gratuita
A quanto pare però, l’avviso di pagamento sarebbe stato indistintamente inviato a tutti gli utenti, compresi coloro che avevano diritto alla prestazione gratuitamente. In questi casi è possibile opporsi al pagamento ma a distanza di cinque anni non tutti, anzi, quasi nessuno, è ancora in possesso della documentazione necessaria a dimostrare l’esenzione. Per questo molte famiglie preferiscono pagare.
Sbagliato l'importo indicato sui bollettini
Adesso è però emersa un’altra criticità. Poste Italiane ha allegato alle raccomandate un bollettino prestampato con la somma da versare. Nelle procedure di calcolo però, ha omesso di aggiungere le spese di recupero. In sostanza, tutti i bollettini trasmessi agli utenti indicano un importo sbagliato. Di conseguenza, coloro che hanno già effettuato il versamento per regolarizzare la posizione debitoria, dovranno procedere ad un ulteriore versamento di € 4,67 utilizzando un bollettino in bianco da compilare con le medesime causali indicate nel modello premarcato.
Un ulteriore disagio per il tempo perso ed un aggravio di spesa per i cittadini: il pagamento del secondo bollettino infatti, comporta anche l’aggiunta di una spesa pari a un euro e cinquanta centesimi per un totale di € 6,17.
Salvatore Bruno