VIDEO | Non è stato sufficiente il pronunciamento del Tar che ha disposto un ridimensionamento del cantiere. I manifestanti hanno fatto sentire la propria voce fino al municipio
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Proseguono le manifestazioni contro la realizzazione della metropolitana leggera di Cosenza. I "No metro" scendono di nuovo in piazza, appuntamento nei pressi della stazione di servizio di Viale Mancini, di proprietà della signora Milena Gabriele, una delle tante persone penalizzate dalla chiusura parziale dell'importante arteria viaria della città dei Bruzi, tanto che l'imprenditrice si è rivolta al Tar Calabria ottenendo, dall'organo giurisdizionale, un ridimensionamento del cantiere per consentire il flusso veicolare verso l'attività. Un importante traguardo, ma la titolare del distributore di benzina, ancora scettica, ha deciso di proseguire la sua battaglia, insieme al gruppo "No Metro".
In seguito al pronunciamento del Tar, che sospende l’efficacia degli atti con cui la Regione ed il Comune hanno avviato il cantiere della metrotramvia e del Parco del Benessere, è previsto un confronto tecnico per il prossimo 15 febbraio, negli uffici del Dipartimento lavori pubblici della Cittadella a Catanzaro, affinché l’Amministrazione regionale e il Comune di Cosenza si determinino in ordine agli adeguamenti da apportare al progetto.
Secondo il gruppo "No metro", però, l’incontro non basterà a risolvere la situazione. È questa la principale motivazione che ha portato alla protesta odierna: i manifestanti hanno simbolicamente divelto le transenne, per riappropriarsi - hanno ribadito più volte a gran voce - di un pezzo della loro città. Un corteo partecipato che ha attraversato tutto il centro di Cosenza, per poi terminare davanti al municipio.