L'episodio avvenuto su corso Mazzini durante il pomeriggio è stata ripresa da un telefonino. Nelle immagini si vede il ragazzo dare uno schiaffo al venditore che poi cade a terra
Tutti gli articoli di Cronaca
Attimi di follia in un sonnolento pomeriggio d’estate. Accade a Cosenza su corso Mazzini, nella zona più centrale della città. Un gruppo di giovani, poco più che ventenni si avvicina a un ambulante. Non è chiaro cosa accade dal video che sta facendo il giro di whatsapp, pare che il ragazzo cosentino abbia sottratto qualcosa dal banco di un ambulante che si accorge del gesto e prende a rincorrere il giovane cercando di riavere indietro l’oggetto sottratto.
A quel punto il ragazzo, inizia a inveire contro l’ambulante perché quello aveva “osato” reagire. «Che cazzo fai… che cazzo fai…?» gli urla mentre nessuno interviene. L’uomo risponde solo dicendo: «Non rubare».
A quel punto, tra i risolini di alcuni astanti, il ragazzo perde la testa e assesta un ceffone così forte che spedisce a terra l’uomo che finisce lungo disteso. La vergognosa scena si è consumata in pieno giorno ed è stata ripresa da un passante permettendo, in caso di denuncia, di identificare chiaramente l’autore dell’aggressione.
Il sindaco Caruso: «Episodio da condannare senza se e senza ma»
«L’episodio di violenza che si è registrato questo pomeriggio nella centralissima Corso Mazzini, il cui video sta girando sulla rete e su alcuni organi di informazione online è da condannare senza se e senza ma». Lo afferma il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che ribadisce la necessità di riaffermare concretamente, in ogni atto e gesto quotidiano, i valori della convivenza pacifica, che sono inderogabili ed indiscutibili per la comunità cosentina. «Attendiamo, comunque –prosegue il primo cittadino - di conoscere l’esatta dinamica dell’accaduto dalle indagini delle forze dell’ordine che, sono certo, scaturiranno dalla vicenda che desta, comunque, indignazione in tutta la cittadinanza. In ciò ribadendo che Cosenza è una città aperta, inclusiva e solidale e non tollera alcuna forma di violenza e prevaricazione, tanto più se mossa da atteggiamenti discriminatori e razzisti».