Nel ventennale della scomparsa di Giacomo Mancini, leader del Partito Socialista, deputato per dieci legislature consecutive, più volte Ministro e sindaco di Cosenza, la fondazione a lui intitolata gli ha tributato una scultura in bronzo, commissionata all’artista partenopeo Domenico Sepe e collocata nel tratto iniziale di Corso Mazzini, all’ombra di Palazzo dei Bruzi dove lo statista ha trascorso gli ultimi anni della propria carriera politica, guidando il capoluogo attraverso il nuovo millennio in una stagione amministrativa esaltante e probabilmente irripetibile. 

La cerimonia inaugurale si è svolta nel giorno della Festa della Liberazione. Una scelta non casuale: Giacomo Mancini, infatti, fu tra i protagonisti della resistenza nella Capitale occupata dai nazisti. Lo ha ricordato, introducendo la manifestazione, il nipote che porta il suo stesso nome, visibilmente emozionato.

Un omaggio del popolo

«Questo è un omaggio del popolo di Cosenza ad uno dei figli più illustri di questa città – ha detto – Nel 2002 una folla imponente e commossa lo accompagnò per l’ultimo saluto dalla sua casa del centro storico, dove era nato ed aveva sempre vissuto, fino al municipio. Ricordo nitidamente le bandiere rosse in piazza ed i garofani sui balconi. Sono passati venti anni. Ma le adesioni alla nostra iniziativa e le presenze qui alla inaugurazione di questa opera artistica, confermano quanto sia ancora forte e diffuso il sentimento di affetto nei suoi confronti. Anche a distanza di tanto tempo».

Siamo spesso stati soli

«Un sentimento che travalica e supera le appartenenze. Una rappresentazione unica o comunque di rara unità nella nostra comunità troppo spesso divisa e contrapposta. E conferma che la Fondazione a lui dedicata ha fatto bene ad alimentarne, a preservarne e a tutelarne il ricordo. Ad animarci - ha sottolineato Giacomo Mancini jr - è stato l’amore profondo di un figlio per il proprio padre e quello di un nipote per il proprio nonno. Siamo stati spesse volte soli. Ma abbiamo fatto la cosa giusta.».

Il contributo dei cittadini

«Tutto ciò è stato possibile – ha ricordato ancora l'ex parlamentare ed assessore regionale - perché compagne e compagni, amiche e amici, estimatrici ed estimatori, hanno voluto contribuire alla realizzazione della statua, con una libera donazione. Un’altra testimonianza straordinaria di vicinanza per la quale mio padre, i miei figli ed io vi siamo grati». Alla manifestazione hanno partecipato tra gli altri, il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, il sindaco Franz Caruso, l’assessore Fausto Orsomarso in rappresentanza della Regione, numerosi amministratori ed ex parlamentari.

Passione, impegno e rispetto

«Appena ho iniziato a lavorare mi sono sentito particolarmente ispirato ed ho impiegato tutta la passione, il rispetto e l’impegno dovuti ad un personaggio così importante per la comunità» ha affermato Domenico Sepe. L’artista napoletano è noto anche per aver realizzato un’opera analoga in memoria di Diego Armando Maradona. «A Cosenza mi sono sentito a casa – ha aggiunto – Sono felice dell’apprezzamento riscosso: mi onora e mi rende orgoglioso di essere stato coinvolto in questo straordinario progetto».