Il Comitato Prendocasa di Cosenza torna a puntare l'indice su Palazzo dei Bruzi e sul rischio di sfratto di decine di famiglie per le quali il Comune ha tagliato i fondi per l'emergenza abitativa.

Presidio a oltranza 

Gli attivisti, una quindicina circa, sono penetrati all'interno degli uffici ed hanno occupato il Salone di Rappresentanza. Denunciano la totale mancanza di una politica di gestione degli alloggi popolari e la riduzione fino all'azzeramento delle risorse impiegate per pagare gli affitti ai nuclei indigenti.

L'accusa

«I danni del dissesto causati da chi ha sperperato negli anni i soldi pubblici - sostengono - non possono ricadere sui cittadini. A distanza di oltre un anno dalla dichiarazione di fallimento finanziario le drammatiche conseguenze sociali continuano a gravare sulle spalle dei più deboli. Il sindaco e l'amministrazione ci accusarono di falso allarmismo - sottolineano - I fatti sono sotto gli occhi di tutti e ci danno ragione. Tagliare la spesa sui servizi quindi sui diritti sociali pare sia la priorità politica della giunta Occhiuto. Il diritto alla casa rientra tra questi, centinaia di famiglie attendono da oltre un anno risposte concrete, senza mai riceverle. Non possiamo più aspettare».