Vincenzo Pugliese ha lasciato l'appartemento in cui viveva a Cosenza nel 2009. Qualche anno più tardi ha cominciato a ricevere ingiunzioni di pagamento che ha sempre ignorato pensando a uno scambio di persona
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Vincenzo Pugliese non sa più a che santo votarsi. L'uomo, 68 anni e tanti acciacchi di salute, da tempo vive una forte situazione di disagio. Da tempo riceve intimazioni di pagamento da parte una società di riscossione dei crediti per conto del Comune di Cosenza, relativamente ad alcune tasse non dovute. Le cifre contestate, infatti, si riferiscono ai tributi per un appartamento in cui Pugliese ha vissuto alcuni fa e di cui non è mai stato proprietario.
Quando nel 2014 arriva il primo avviso di pagamento della Tari, l'uomo si è già trasferito ad Acquappesa da almeno quattro anni. Ora, per lui, la situazione è arrivata a un punto di non ritorno. Tra qualche giorno si applicherà il fermo amministrativo su entrambe le sue auto di proprietà, che Pugliese usa prevalentemente per recarsi alle visite mediche a cui si sottopongono sistematicamente lui e la compagna. Ora rivolge un appello sindaco della citta bruzia, Franz Caruso, per chiedere di intervenire sulla vicenda.
I fatti
Vincenzo Pugliese vive per alcuni anni nella città di Cosenza. Nel 2009 si trasferisce ad Acquappesa, dove risiede tutt'ora, e il passaggio è certificato da una visura che reca come data il 13 gennaio 2010. Qualche tempo dopo, Pugliese comincia a ricevere alcuni avvisi da parte di una società concessionaria per la riscossione coattiva delle entrate per conto del Comune di Cosenza. Uno dei solleciti di pagamento riguarda la tassa di smaltimento dei rifiuti, la Tari, relativa all'anno 2014, cioè da quando l'uomo vive già in un'altra casa da almeno quattro anni. Pugliese, convinto che si tratti di un errore, ignora quelle cartelle e lo fa anche negli anni a seguire. «Non credevo di dovermi opporre - dice ai nostri microfoni - e tra l'altro non avevo la possibilità economica di difendermi».
Ma nella primavera del 2022 l'uomo è costretto ad adire le vie legali, nonostante le difficoltà. Riceve, infatti, un preavviso di fermo amministrativo sulle sue due vetture, entrambe immatricolate negli anni '90, su alcune di cui era stato proprietario in passato e su alcune di cui non lo è mai stato, come ad esempio un furgoncino. L'avvocato Beniamino Iacovo, del foro di Paola, presenta un ricorso chiedendo la sospensione del provvedimento, ma la società di riscossione risponde che non può accogliere l'istanza, precisando, tra le altre cose, che «l'avviso citato non è stato mai opposto, per cui la pretesa fiscale è divenuta definitiva». Pertanto, a settembre arriva un nuovo preavviso di fermo, che diventerà esecutivo tra qualche giorno.
L'appello al sindaco Caruso
A questo punto della storia, a Pugliese non rimane che lanciare un accorato appello al sindaco di Cosenza, Franz Caruso: «Esimio sindaco - dice ai nostri microfoni -, la prego di prendere a cuore questo caso. Ho assoluta necessità di una moblità per motivi medici, non per andare a divertirmi». E chissà che non ci siano altre persone nella sua stessa situazione.