Coinvolto l'ex presidente consorzio Valle Crati accusato di avere favorito un ristoratore locale in cambio di voti per il fratello
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Il tribunale collegiale di Cosenza ha dichiarato inutilizzabili tutte le intercettazioni telefoniche a carico di Maximiliano Granata e Francesco Gallo, imputati per corruzione elettorale e abuso d'ufficio, a seguito di un'indagine coordinata dalla procura di Cosenza.
La richiesta di nullità delle captazioni, ascoltate dalla Guardia di Finanza di Cosenza durante gli accertamenti preliminari, era stata presentata dagli avvocati Gianluca Garritano e Angelo Pugliese, a cui si era associato anche il penalista Andrea Trevisan, difensore di Gallo.
L’inchiesta mirava sostanzialmente a provare che Maximiliano Granata, all'epoca dei fatti presidente del Consorzio Valle Crati, avesse favorito un ristoratore del posto, facendo intervenire gli operatori ecologici in una strada vicina al locale, affinché pulissero la zona adiacente all’Eden Park, in cambio di voti per il fratello Vincenzo, candidatosi nel 2016 con la coalizione capeggiata dall'ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, poi rieletto per la seconda volta di fila.
Maximiliano Granata, inizialmente, era stato sottoposto alla misura interdittiva per la durata di 12 mesi, revocata successivamente dal Riesame di Catanzaro nel 2017. Le captazioni rappresentano buona parte degli elementi investigativi su cui si fonda l’accusa contro i due imputati.
Gli avvocati difensori di Maximiliano Granata avevano già posto la questione dinanzi al Tdl, il quale aveva respinto ogni istanza, e successivamente in Cassazione, che non aveva accolto l'eccezione. A distanza di quattro anni dunque si è arrivati a una decisione che, dopo la sentenza cosiddetta “Cavallo”, cambierà il corso di tanti processi.
Lo stesso orientamento infatti era stato applicato una settimana fa, sempre dal tribunale collegiale di Cosenza, nell'ambito del processo “Piazza sicura” . Il processo contro Granata e Gallo è stato rinviato al prossimo 26 aprile 2022 per ulteriore attività istruttoria.