Nel mirino la gestione dell'istituto di credito dal 2009 al 2018. Sono 53 i capi d'accusa contestati dalla procura in base all'indagine della guardia di finanza
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La procura di Cosenza, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo, ha chiuso l’inchiesta sulla presunta bancarotta fraudolenta della “Banca Brutia” di Cosenza. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Cosenza e coordinate dal pubblico ministero Margherita Saccà, coinvolgono 18 persone, da ritenere innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
L’avviso di conclusioni delle indagini preliminari, notificato nei giorni scorsi dal Nucleo di Polizia tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, comprende 53 presunte condotte fraudolente.