In corso il processo in rito abbreviato, il dirigente 56enne sospeso dal servizio è accusato di concussione e falso in atto pubblico
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Sette anni di reclusione. Questa la richiesta dell'accusa, nel corso del processo con rito abbreviato al Tribunale di Cosenza, nei confronti dell'ex comandante dei vigili del fuoco della provincia di Cosenza Massimo Cundari.
Il dirigente 56 enne, difeso dall'avvocato Nicola Carratelli, e sospeso dal servizio è accusato dei reati di concussione, falso in atto pubblico, induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo la Procura della Repubblica di Cosenza, Cundari avrebbe chiesto e ottenuto da un imprenditore la consegna 8.500 euro che la vittima, nella sua denuncia, aveva riferito di avere versato per poter avviare l'apertura di un impianto di rifornimento di Gpl. Prossima udienza a giugno.