Dal 13 febbraio opera nel pronto soccorso di Cosenza una cabina di regia ideata dalla struttura commissariale dell'Azienda Ospedaliera per il coordinamento clinico ed organizzativo delle fasi di accoglienza e prime cure dei pazienti in arrivo nel reparto di emergenza dell'Annunziata.

Compito impegnativo

Si tratta del Craps, acronimo appunto di Cabina di Regia Attività Pronto Soccorso, la cui guida è stata affidata al dirigente medico Antonio Bloise, già responsabile del servizio di ecografia d'urgenza del nosocomio bruzio, con il supporto della dottoressa Eva De Rose. «La nostra azione – ha spiegato al nostro network lo stesso Bloise – parte dall'analisi delle criticità, spesso comuni ad analoghi presidi del territorio nazionale, per arrivare alla successiva fase dell'adozione delle soluzioni migliorative. Il compito è impegnativo. Siamo stimolati dalla volontà di garantire la dignità dei luoghi e delle persone e naturalmente, la qualità delle prestazioni erogate».

Sovraffollamento il primo nemico

Il sovraffollamento è le lunghe attese sono le problematiche di maggiore impatto: «Per questo la nostra azione è più incisiva nella gestione delle tempistiche, per prevenire l'eccessivo stazionamento dei malati da indirizzare in ambulatorio per la visita oppure in reparto per accedere al ricovero. Superare la diffidenza e la sfiducia penso sia uno degli obiettivi più ambiziosi ed impegnativi per il Craps. Contiamo molto su questo nuovo modello organizzativo e siamo convinti di poter cambiare nel lungo periodo la percezione di chi mette la propria vita nelle nostre mani».

Ottimizzare il triage

Nei giorni scorsi, nei locali della direzione generale di Via San Martino, l'Azienda ospedaliera ha tenuto un corso di aggiornamento dedicato agli infermieri triagisti per il perfezionamento dell'assegnazione dei codici di priorità, fondamentale all'ingresso in pronto soccorso per garantire la precedenza ai casi più urgenti, ma anche per la corretta applicazione dei protocolli nazionali di gestione dei pazienti, tenendo pure conto della scala di gravità del dolore. «La formazione consente di ridurre al minimo il disallineamento tra i codici di entrata e la gravità delle patologie diagnosticate – dice Eva De Rose, docente del corso – Al pronto soccorso dell'Annunziata vi è una particolare attenzione su quelle tempo-dipendenti da trattare in particolare in cardiologia e nella stroke-unit. Il nuovo modello organizzativo inoltre, prevede la rivalutazione del paziente in attesa per monitorare l'evoluzione dei sintomi comunicati al triage».

Front office per i parenti

Presto sarà operativo un front office per le informazioni ai parenti «aspetto prioritario del complesso dell'accoglienza – ha detto ancora Eva De Rose – perché tutti gli accompagnatori vivono il disagio di dover lasciare un congiunto, un amico, una persona cara, alle nostre cure. E noi dobbiamo trasmettere sicurezza nell'appropriatezza delle procedure. Il paziente è dolorante, impaurito. Noi dobbiamo farlo sentire protetto. Ed i parenti devono essere informati e tranquillizzati. La corretta organizzazione del pronto soccorso consente di stemperare le tensioni, di infondere fiducia e di stimolare la collaborazione da parte dell'utenza».