Aveva 65 anni. Dalla fine degli anni settanta era stato uno dei protagonisti della nuova stagione dell’emittenza privata. Si è spento nella notte all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Il cordoglio del nostro editore Domenico Maduli
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L’editoria radiotelevisiva calabrese è in lutto. Nella notte si è spento all’età di 65 anni Mario Logullo, pioniere della radiotelevisione in Calabria e protagonista dell’avvio della straordinaria stagione dell’emittenza privata dalla fine degli anni settanta fino al nuovo millennio, passando dagli albori di Teleuno ai fasti di Vuellesette- Cinquestelle fino a Metrosat.
Informazione e Comunicazione
Aveva condensato la sua lunga e straordinaria carriera nell’etere regionale in due volumi, il primo date alle stampe da Progetto 2000, il secondo edito da Michele Falco, dal titolo Informazione e comunicazione commerciale in Calabria: una carrellata di storie, aneddoti, di notizie inedite raccontate con l’occhio esperto di chi aveva saputo passare con disinvoltura dai sistemi dell’ampex e delle bobine, al Bvu, al superVhs, al Beta, fino agli attuali sistemi digitali.
La sua vita oggi si divideva tra la sua Sartano, l’amata frazione di Torano Castello dove era nato e cresciuto, e l’abitazione di Cosenza dove ieri sera ha accusato un malore. Soccorso da un’ambulanza del 118, il suo cuore ha cessato di battere in ospedale. All’amata moglie le più sentite condoglianze dall’editore Domenico Maduli e dalla redazione tutta.
Le condoglianze di Domenico Maduli
«Mario era una persona onesta e bella. Voglio esprimere le mie sincere condoglianze alla famiglia di un uomo che ha dimostrato di volere davvero bene alla televisione calabrese, sempre più popolata da principianti e sempre meno da belle anime che lavorano per il bene collettivo», questo il ricordo commosso del Presidente del Gruppo Pubbliemme-Diemmecom-LaC, Domenico Maduli, che ha voluto rendere omaggio alla memoria del giornalista.