Si è svolta a Roma presso la sede della Corte costituzionale la seduta chiamata a decidere il destino della giunta regionale calabrese. Relatore della causa il giudice Giuliano Amato, già presidente del Consiglio.


Respinto il ricorso della Dc presentato dal segretario Eraldo Rizzuto per “carenza di interesse”. Rimane invece ancora da discutere la vicenda relativa al ricorso di Wanda Ferro in merito alla mancata elezione in Consiglio regionale. La Ferro infatti sul punto aveva presentato ricorso al Tar Calabria, il quale si era ritenuto incompetente proponendo un quesito, in ordine alla costituzionalità delle legge elettorale calabrese, alla Corte. Il pronunciamento sulla vicenda, tuttavia, non dovrebbe determinare lo scioglimento del Consiglio, perché nel ricorso presentato tale ipotesi non era stata paventata.


La spada di Damocle sulla testa del governatore Oliverio, dunque, sembrava essere quella del ricorso di Rizzuti che chiedeva espressamente l’annullamento della competizione elettorale, richiesta questa ritenuta inammissibile da parte della Corte, perchè priva d interesse diretto, in quanto la Dc di Rizzuti non aveva partecipato alle elezioni del Consiglio regionale del novembre 2014.