Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Nella sera del 12 marzo ignoti hanno dato fuoco all’auto del consigliere comunale di Cortale e segretario del locale Circolo Pd, Danilo Scollato. Ne dà notizia l’amministrazione comunale di Cortale che, nel ricostruire la vicenda, ha duramente condannato l’atto intimidatorio esprimendo solidarietà all’assessore.
La vettura era stata parcheggiata nei pressi abitazione di Scollato. Grazie all’intervento dei vicini che hanno scongiurato il propagarsi dell’incendio, la macchina non ha riportato gravissimi danni. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti i carabiniere della Compagnia di Girifalco e della stazione di Cortale i quali hanno effettuato i rilievi del caso. Vicende non nuove nella cittadina catanzarese, dove anche in passato si sono registrati diversi «atti intimidatori subìti durante i due mandati amministrativi da quasi tutti gli amministratori». Tutta l’amministrazione ha quindi evidenziato quanto tali vicende non abbiano intaccato a linea politica e il modo di amministrare.
Sulla vicenda si è espresso il presidente della Commissione regionale antindrangheta, Arturo Bova: «Sono decine e decine i piccoli Comuni in Calabria i cui amministratori si trovano stretti nella morsa delle attenzioni criminali. Per consentire loro di non essere più assoggettati al giogo delle mafie locali, è necessario che ci siano strumenti normativi chiari a cui fare riferimento. Strumenti - dice ancora Bova - la cui applicazione sia lo schermo di protezione proprio per quegli amministratori il cui potere discrezionale in alcune scelte è fonte di esposizione al ricatto mafioso».
Inoltre il presidente della Commissione regionale aggiunge: «Sono già a lavoro perché si possa portare anche a Cortale un momento di pubblico confronto sulla criminalità e sulla sua pervicace presenza in Calabria. Da questa esperienza, ne sono più che convinto, nasceranno importanti provvedimenti contro la 'ndrangheta».