Concluso l’intervento della pubblica accusa. Il caso partito dalla denuncia di un’imprenditrice legata al centro migranti di Camigliatello Silano
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L'ex Prefetto di Cosenza Paola Galeone
La Procura di Cosenza ha chiesto una condanna a 4 anni e 2 mesi per l’ex prefetto di Cosenza, Paola Galeone, al termine della requisitoria nel processo ordinario. La pena originaria di 6 anni è stata ridotta grazie alla richiesta di concessione delle attenuanti generiche. Attualmente, si stanno svolgendo le arringhe difensive, e il collegio giudicante deciderà se emettere la sentenza nella giornata odierna o rinviare la decisione.
La vicenda
Paola Galeone è accusata di corruzione e indebita induzione in seguito alla denuncia di un’imprenditrice cosentina legata al centro migranti di Camigliatello Silano. La donna aveva raccontato che il prefetto le avrebbe proposto di dividere fondi ministeriali destinati alla prefettura di Cosenza. Secondo la denuncia, Galeone avrebbe suggerito di emettere una fattura falsa per ottenere illecitamente quasi 1.000 euro.
Sconvolta dalla richiesta, l’imprenditrice ha denunciato l’episodio alla Squadra Mobile di Cosenza. Gli investigatori hanno immediatamente organizzato un’operazione di pedinamento e osservazione. L’incontro incriminato si è svolto in un bar di Cosenza, dove gli agenti della Mobile hanno seguito e documentato lo scambio tra l’imprenditrice e l’ex prefetto Galeone.
Prossimi sviluppi
Con le arringhe in corso, l’attenzione si concentra ora sulla decisione del collegio giudicante. La sentenza potrebbe arrivare già oggi o in una prossima seduta.