Il Tirreno cosentino sempre più isolato. Dopo la chiusura della città di San Lucido da parte della presidente Jole Santelli per via di un alto numero di contagi, molti sindaci della costa tirrenica cosentina hanno adottato come misura di contenimento della diffusione del Covid-19 la chiusura dei confini delle proprie comunità. Non si entra e non si esce, a meno che non ci sia una comprovata esigenza legata a questioni improrogabili di lavoro o di salute.

Dopo San Lucido, le città di Paola, Grisolia, Diamante e Belvedere Marittimo, sono state blindate per volontà degli amministratori e oggi alla lista si aggiungono anche i comuni di Aieta, Tortora, Acquappesa, Buonvicino Guardia Piemontese.

Misure restrittive, ma meno drastiche, sono state adottate anche nei comuni di Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa Maria del Cedro e Fuscaldo. In particolare,il sindaco di quest'ultima, Gianfranco Ramundo, scrive espressamente che per i non residenti è vietato viverci. Tutti i sindaci dei comuni tirrenici sono comunque al lavoro per varare nuove misure di contenimento del coronavirus già a partire dalle prossime ore.

Le disposizioni dei comuni blindati

Il vicesindaco Pasquale De Franco e il sindaco Pasquale Lamboglia, rispettivamente amministratori dei comuni di Aieta e Tortora, fanno sapere che che senza «comprovate necessità» il territorio comunale è interdetto ai non residenti; ad Acquappesa il sindaco Francesco Tripicchio per blindare il paese ha fatto installare blocchi stradali fissi "new jersey"; a Guardia Piemontese, il sindaco Vincenzo Rocchetti fa sapere che «è fatto rigoroso divieto di venire nello stesso territorio comunale eccezion fatta per motivi di lavoro, motivi di salute o per assistere un proprio caro anziano o diversamente abile»; a Buonvicino la sindaca Angelina Barbiero ha ordinato «la chiusura dell’accesso e dell’uscita dal centro urbano e dal territorio comunale mediante l’interdizione al traffico veicolare».